
Chi è Igor Tudor, il nuovo allenatore della Juventus che ha preso il posto di Thiago Motta Photo Credit: https://archivio.ipa-agency.net/
24 marzo 2025, ore 12:30
L'allenatore croato conosce bene i Bianconeri, avendoci giocato da calciatore nel 1998 fino al 2007, poi è tornato come vice di Andrea Pirlo nella prentesi di un anno sulla panchina della Vecchia Signora
UN TUDOR 3.0
Igor Tudor è pronto per questa nuova avventura sulla panchina della Juventus, lui che conosce bene il cammino verso la Continassa, avendolo percorso ogni giorno durante la stagione 2020-2021, quando, all’epoca, il suo ruolo era quello di vice-allenatore dei Bianconeri, all'ombra di Andrea Pirlo. Ora, invece, il croato avrà il totale controllo della panchina della Vecchia Signora, almeno per i prossimi due mesi. Un legame, quello tra Tudor e la Juventus, che affonda le sue radici lontano nel tempo.
L'APPRODO ALLA JUVENTUS NEL 1998
La data dell'inizio di questa storia è il 1998, quando un Tudor ventenne arrivò a Torino dalla sua Spalato per la prima avventura fuori dalla Croazia. La Juventus lo accolse come un giovane talentuoso e lo salutò, poi nel 2005, come un uomo con oltre cento presenze e cinque trofei conquistati: due Scudetti (2001-2002 e 2002-2003), due Supercoppe Italiane (2002 e 2003) e una Coppa Intertoto (1999). Dopo una stagione a Siena, fece ritorno a Torino, per non abbandonare la sua Juventus, quell'anno alle prese con la complicata annata 2006-2007, quella della Serie B, ma a causa di un infortunio non riuscì mai a scendere in campo. Nonostante ciò, il legame con i colori bianconeri non si era mai spezzato.
IL RITORNO NEL 2020
Il sogno di tornare alla Juve si realizzò parzialmente nel 2020, quando affiancò Andrea Pirlo nella sua avventura da tecnico. Tuttavia, l’esperienza non fu come si aspettava. "Non farò mai più il secondo di nessuno", dichiarò dopo quella stagione, con la consapevolezza di voler essere protagonista e al centro del progetto. Del resto, Tudor aveva già avuto altre esperienze da allenatore prima e dopo quell’annata, guidando l’Hajduk Spalato e collaborando con la nazionale croata, per poi proseguire la carriera in panchine internazionali tra Paok, Karabukspor e Galatasaray. Il ritorno in Italia avvenne nel 2018, quando prese le redini dell’Udinese, portandola alla salvezza. Dopo una breve parentesi con Pirlo, riprese il suo percorso da primo allenatore, prima con il Verona, valorizzando tanti giocatori e portando gli Scaligeri a sognare l'Europa, poi il Marsiglia. L’ultima esperienza, alla Lazio, una breve parentesi iniziata a marzo e terminata a giugno. Ironia della sorte, il suo debutto con i Biancocelesti fu proprio contro la Juventus, in una partita vinta 1-0 all’Olimpico.
IL PRESENTE
Tudor è tornato e ora si trova di nuovo alla guida della Vecchia Signora, chiamato a risollevare una squadra che ha subito sette gol nelle ultime due partite e che non ha reagito in quei due match. Il primo esame sarà sabato 29 marzo contro il Genoa, una sfida da preparare in appena sette giorni, con pochi giocatori che rientreranno dalla sosta nazionali e che, soprattutto, non può essere sbagliata. La sua missione sarà riportare la Juve in zona Champions League, obiettivo fondamentale per il club. Il contratto attuale lo lega alla Vecchia Signora solo fino al termine della stagione, ma, in caso di qualificazione in Champions, potrebbe essere riconfermato. Difficile che possa rimanere anche alla prossima stagione, visto che la Juventus sta sondando varie piste, da Gasperini a De Zerbi fino al sogno Conte. In ogni caso, il futuro può attendere, la Juventus adesso ha altre priorità, a partire dal match del 29 marzo contro il Genoa, per risollevare i Bianconeri e centrare la riconferma in panchina.