Christmas Blues? Non quest’anno. Il 2021 ci regala un Natale “Bliss”, con voglia di felicità e spensieratezza
25 dicembre 2021, ore 10:00
Complice la pandemia che ci ha tenuto a casa e ci lascia nell’incertezza dei prossimi mesi, cresce la voglia di trascorrere un Natale felice, anche nella semplicità
Lucine, pacchetti, convivialità, cibo, Mariah Carey che suona in sottofondo: il Natale è un semaforo a più colori, una giostra di stimoli a cui difficilmente si resta indifferenti, nel bene e nel male. E infatti ogni dicembre si parla anche di quel senso di disagio che invade chi è stanco di doversi divertire a tutti i costi. Ma non quest’anno, almeno secondo gli esperti.
L’EFFETTO CHRISTMAS BLUES
Così, in tutto il mondo, chiamiamo quel senso di profonda malinconia e tristezza associate alle feste natalizie e al Capodanno. Costrizione nello stare con i parenti oppure solitudine amplificata, pressioni economiche, bilancio non proprio roseo di quello che è stato, mancanza di persone amate, troppo tempo libero dal lavoro che porta a riflettere su noi stessi, nostalgia dell’infanzia, clima freddo e poca luce, aspettative sociali (e social). Ma se è vero il detto secondo cui ci si rende conto del valore di qualcosa solo quando la si è persa, per il Natale del 2021 la prospettiva è diversa.
IL RIBALTONE DEL NATALE
"Quest'anno invece della malinconia per il Natale si avrà il problema opposto: la paura di non poterlo festeggiare". A raccontarlo, a AdnKronos, è la psichiatra e psicoanalista Adelia Lucattini, esperta della Società Psicoanalitica Italiana e dell’International Psychoanalytical Association. Secondo lei, e non solo, la privazione dei festeggiamenti vissuta nel 2020 e l’incertezza per i mesi che stanno per arrivare, hanno generato la voglia di vivere delle vacanze al di sopra delle aspettative, in una sorta di spirito di ora o mai più. Nonostante le preoccupazioni e il portafoglio.
SI PUNTA SUL CIBO, SENZA ALLONTANARSI DA CASA
E se è vero che gli spostamenti per i viaggi sono decisamente diminuiti, ci rifugiamo allora nella tavola: una tendenza globale legata alle festività. Secondo un’analisi di Coldiretti sulla base di dati Istat, infatti, l’export cresce del 12,1%, trainato dai prodotti tipici del Natale, dallo spumante (+29%) ai panettoni (+25%) al nostro caviale, che fa segnare una crescita del 146% sui mercati internazionali. Secondo l’Osservatorio Unione italiana vini (Uiv)-Ismea poi, sono oltre 316 milioni le bottiglie italiane pronte per essere stappate durante le feste, il 50% in più rispetto a solo 5 anni fa. Ma tornando nel nostro Paese, il cibo è anche il regalo preferito da mettere sotto l’albero, dal cesto di prodotti enogastronomici agli accessori e i piccoli elettrodomestici per la cucina. Non a caso il luogo principe del lockdown era stato per molti proprio la cucina. Insomma, in un solo biennio il contesto economico e sociale è senz'altro mutato, ma la voglia di creatività e leggerezza non mancano. Un Natale da vivere in maniera diversa, nella semplicità. Ma senza rinunciare ad azzardare un po’ di spensieratezza, che "del doman non v'è certezza", mai come in questo caso.