Ciclismo, cento anni fa nasceva il grande campione Fausto Coppi
15 settembre 2019, ore 16:15
Nell’occasione delle celebrazioni per i cento anni del mito del ciclismo italiano, è stato emesso un francobollo commemorativo, il ricordo del Capo dello Stato Mattarella
Il grande campione del ciclismo nasceva il 15 settembre 1919 a Castellania (oggi Castellania Coppi) in provincia di Alessandria. E ad un secolo dalla sua nascita, oggi è stato ricordato con un francobollo commemorativo, valido per la posta ordinaria, che mostra Coppi durante una gara e con le parole del Presidente della repubblica, Sergio Mattarella, che ha parlato di Coppi come simbolo dello sport italiano negli anni della ricostruzione. “Le sue leggendarie imprese, le lunghe fughe solitarie, le vittorie al Giro, al Tour e nelle principali classiche, gli hanno conferito una straordinaria popolarità, e hanno legato sempre più il mito di Coppi all'eccezionale talento e allo spirito di sacrificio di un atleta leale e di una persona gentile", ha detto il Capo dello Stato. "La rivalità con Gino Bartali – ha continuato Mattarella - è divenuta essa stessa icona del ciclismo: rivalità sportiva senza rinunciare all'amicizia personale e a scambiarsi la borraccia. Insieme hanno alimentato la speranza e i sogni di un Paese che riprendeva a camminare e ad alzare lo sguardo". Fausto Coppi è morto all'ospedale di Tortona il 2 gennaio del 1960 a causa una malaria contratta durante un viaggio in Africa e non diagnosticata. Nella carriera da professionista, “l'Airone”, come Coppi era stato ribattezzato, ha vinto cinque Giri d'Italia, due Tour de France, tre Milano-Sanremo, una Parigi Roubaix. E ancora tre Mondiali, due su pista e uno su strada, quattro titoli italiani, cinque Giri di Lombardia.
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