Ciclismo, Tadej Pogacar imprendibile, lo sloveno vince anche il mondiale
29 settembre 2024, ore 17:43
Pogacar quest'anno ha piazzato la tripletta Giro d'Italia- Tour de France - Mondiale. A Zurigo nessuno ha saputo contrastarlo, è arrivato tutto solo - ed emozionato - al traguardo
DOMINATORE ASSOLUTO
Una impresa da altri tempi. Tadej Pogacar ha vinto il mondiale di Zurigo con una fuga solitaria a lunghissima gittata. Lo sloveno è andato all’attacco quando all’arrivo mancavano 100 chilometri abbondanti e non c’è più stata storia: anche chi ha provato a tenere la sua ruota a un certo punto ha dovuto lasciarlo andare. Tutti i suoi rivali sapevano che l’avrebbe fatto, ma nessuno ha potuto opporsi: più forte delle marcature e delle tattiche.
VITTORIA EMOZIONANTE
Sul traguardo svizzero Pogacar è arrivato tutto solo: da quando è scattato l’esito finale è sembrato scontato: soltanto ai 10 chilometri dall’arrivo è emersa un po’ di stanchezza e gli inseguitori hanno leggermente ridotto il distacco, ma Pogi si è presto ripreso. Mentre tagliava il traguardo l’espressione del suo volto ha tradito un po’ di emozione. La vittoria per lui è ormai una abitudine, ma ci sono successi più importanti e pesanti di altri.
NELL'ELITE DEL CICLISMO MONDIALE
Il fuoriclasse sloveno in questa stagione ha piazzato la tripletta Giro d’Italia-Tour de France-Mondiale, eguagliando Eddie Merckx (1974) e Stephen Roche (1987); a 25 anni ha vinto anche diverse classiche; gli mancava la maglia iridata, ora la collezione è completa. Il 12 ottobre Pogacar la esibirà al Giro di Lombadia, dove – tanto per cambiare- partirà da favorito: partenza da Bergamo e arrivo a Como, dopo un percorso duro destinato a fare la selezione; RTL 102.5 sarà radio partner della grande classica d’autunno, che verrà seguita in diretta.
SI CORRE PER I PIAZZAMENTI
A Zurigo la battaglia è stata per gli altri piazzamenti sul podio: argento per l’australiano Ben O’Connor, bronzo per l’olandese Mathieu Van Der Poel. Quarto posto per il lettone Tom Skujns e quinto il belga Remco Evenepoel, il grande sconfitto di giornata. Italia fuori dai radar e mai protagonista in corsa: ci si deve accontentare del venticinquesimo posto di Giulio Ciccone.