Circeo vendesi, la Regione Lazio compra parte del promontorio in vendita

Circeo vendesi, la Regione Lazio compra parte del promontorio in vendita

Circeo vendesi, la Regione Lazio compra parte del promontorio in vendita


24 aprile 2021, ore 15:00

Una parte del celebre promontorio della Maga Circe, patrimonio storico, naturale e archeologico, è finito nel listino di un'agenzia immobiliare per 300mila euro. La Regione Lazio ha deciso di dare mandato alla direzione Demanio e Patrimonio per l'acquisto.

Alla notizia che quel cartello “Vendesi” riguardava circa 200 ettari, per la metà di bosco, all’interno del Parco nazionale del Circeo si sono mosse le associazioni ambientaliste e il consigliere regionale Enrico Forte che ha presentato una mozione, firmata anche dalla consigliera Gaia Pernarella, per chiedere alla Regione Lazio di scongiurare la vendita a privati e di permettere una destinazione pubblica dell'area.

CIRCEO VENDESI

 La “fetta” di Circeo messo in vendita attraverso un’agenzia immobiliare, comprende parte di Quarto Caldo e di Quarto Freddo e si trova all’interno dell’area protetta del Parco nazionale del Circeo, in provincia di Latina. La regione Lazio ha dato mandato alla direzione Demanio e Patrimonio per l’acquisto dell’area di quasi 200 ettari (l’equivalente di circa 260 campi di calcio) messa in vendita nei giorni scorsi per 300mila euro, il prezzo di un trilocale a Roma o Milano. “Un’area di una tale valenza ambientale, storica ed archeologica va preservata da possibili scempi e messa a disposizione della collettività con le modalità che andremo successivamente a definire”, spiegano in una nota Daniele Leodori, vice-presidente e assessore alla Programmazione Economica e Roberta Lombardi, assessore alla Transizione Ecologica.

PATRIMONIO STORICO, NATURALE E ARCHEOLOGICO

Il terreno in vendita, proprietà sembra di una famiglia nobile e compresa nell'area del Parco Nazionale, è di grande interesse storico-archeologico nonché di pregio ambientale in particolare per la presenza della Centaurea cineraria circei, una sottospecie botanica presente solo in questo promontorio. Inoltre sulle pendici insistono anche cisterne romane, resti di ville imperiali e sulla vetta del monte Circeo sorgeva il Tempio di Circe.


LE REAZIONI

Entusiasti i consiglieri Forte e Pernarella che dichiarano “così non solo si preservano circa 110 ettari di bosco e lo stesso picco meta di tanti escursionisti, ma anche beni archeologici tra cui resti di ville e cisterne romane di inestimabile valore storico. Una scelta saggia che rimette a disposizione della collettività un luogo simbolo del nostro territorio conosciuto in tutto il mondo fin dall’antichità”.





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