Città italiane ostaggio delle manifestazioni dei no green pass, minoranza rumorosa, 11 denunciati a Milano

Città italiane ostaggio delle manifestazioni dei no green pass, minoranza rumorosa, 11 denunciati a Milano

Città italiane ostaggio delle manifestazioni dei no green pass, minoranza rumorosa, 11 denunciati a Milano


Ogni sabato nelle città italiane va in scena il rito di chi protesta, con disagi agli altri cittadini e danni al commercio; 11 denunciati e 115 identificati per i cortei di ieri a Milano; il professor Locatelli sull'aumento di contagi: "attenzione, ma non allarmismo"

LA MAGGIORANZA IN OSTAGGIO

Ormai sembra essere diventato un rituale. Il sabato pomeriggio le vie del centro delle città italiane sono occupate dalle proteste dei no green pass. Che saranno anche minoranza, ma certo non silenziosa. Un giorno forse si farà una riflessione sul tanto spazio, risalto e visibilità concessi a chi non rappresenta il paese, visto che più dell’80% della popolazione adulta si è vaccinata. Ma come spesso capita, la maggioranza (civile) deve farsi condizionare da chi vuole urlare di più. Un anno fa c’erano centinaia di morti al giorno, le terapie intensive erano in piena emergenza, molte attività erano costrette a rimanere chiuse, con conseguenti gravi difficoltà economiche. La campagna vaccinale ha portato un grande miglioramento, ma c’è chi continua a non fidarsi della scienza e compromette la situazione di tutti. Basta un insegnante positivo a scuola per creare disagi a tutti gli studenti a e alle loro famiglie. E magari i negozianti che speravano di poter respirare dopo un anno e mezzo da incubo, devono tenere le vetrine abbassate il sabato pomeriggio ( il momento migliore per lo shopping) perché per strada ci sono scontri e manifestazioni.


CORTEI FUORI DALLE REGOLE

Ieri a Milano l’ennesimo corteo non autorizzato. E si è sfilato anche a Trieste, nonostante il divieto delle autorità. Ormai i no green pass hanno deciso di agire al di fuori delle regole, sapendo che la reazione delle forze dell’ordine non può e non vuole essere dura. Ma arrivano comunque i provvedimenti dell’autorità giudiziaria. Sono 11 le persone denunciate dalla Polizia per il corteo no Green pass, il sedicesimo, di ieri pomeriggio a Milano e 115 sono quelle identificate in vista dell'apertura di un'indagine della Procura. Le accuse a vario titolo sono manifestazione non preavvisata, interruzione di pubblico servizio, violenza privata, resistenza a pubblico ufficiale, inosservanza dei provvedimenti dell'autorità giudiziaria e vilipendio della Repubblica, delle istituzioni costituzionali e delle forze armate. La manifestazione, che non ha seguito il percorso indicato dal Questore Giuseppe Petronzi, ha visto insulti e spintoni i giornalisti e gli operatori.


ATTENZIONE MA NON ALLARMISMO

Queste manifestazioni sono state definite al limite dell’ingiustificabile dal presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli, che ha soprattutto condannato lo sfociare in azioni violente. Parlando durante la trasmissione Rai “Mezz’ora in più”, Locatelli ha anche fatto il punto sull’aumento di contagi da Covid e più in generale sulla situazione in Italia: "Non dobbiamo sottovalutare alcun segnale di allerta ma non dobbiamo neanche sfociare nell'allarmismo. E credo che il tutto sia largamente giustificato dal fatto che la situazione epidemica in Italia assieme alla Spagna e al Portogallo è la migliore di tutta Europa, grazie a vaccini e green pass. A Natale mancano ancora tanti giorni, ma sarà un Natale sicuramente connotato da maggiore socialità”. Il professor Locatelli ha poi annunciato che in settimana il Comitato Tecnico Scientifico farà valutazioni sull’ipotesi di abbassare la soglia d’età ( attualmente a 60 anni) per la somministrazione della terza dose del vaccino. Ipotesi che è già stata anticipata dal ministro della salute Roberto Speranza.



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