03 luglio 2024, ore 13:00
L'ex calciatore finisce nel mirino di alcuni sostenitori della Juventus. Tutta 'colpa' di alcune dichiarazioni del Principino
"𝗗𝗮 𝗚𝗶𝗼𝗰𝗮𝘁𝗼𝗿𝗲 “𝗟𝗮𝗰𝗰𝗵𝗲” 𝗗𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗦𝗼𝗰𝗶𝗲𝘁à, 𝗗𝗮 𝗗𝗶𝘀𝗼𝗰𝗰𝘂𝗽𝗮𝘁𝗼 𝗦𝗲𝗶 𝗨𝗻 𝗥𝗶𝗻𝗻𝗲𝗴𝗮𝘁𝗼 𝗘 𝗡𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗩𝗶𝘁𝗮 𝗠𝗔𝗥𝗖𝗛𝗜𝗦𝗜𝗢 𝗨𝗼𝗺𝗼 𝗗𝗶 𝗠𝗲𝗿*𝗮!" è il messaggio contenuto nello striscione che alcuni tifosi della Juventus hanno esposto davanti all’Allianz Stadium di Torino e di fronte al ristorante di proprietà dell'ex centrocampista bianconero.
Tifosi juventini contro Claudio Marchisio: cosa è successo
Claudio Marchisio è finito in un polverone mediatico per aver aver pronunciato all'interno del podcast di Alessandro Pieravanti e Danilo da Fiumicino le seguenti parole: "Torino è calda soprattutto per la tifoseria del Torino, non della Juventus. Il tifoso della Juventus a Torino non è che lo si trova tanto. Quando c’è il derby della Mole sono loro l’anima del derby, che lo tengono sempre attivo, mentre il tifoso della Juventus è un po’ sparso ovunque". Dichiarazioni che alcuni sostenitori della Signora non sono state gradite, a maggior ragione perché rilasciate da Marchisio, considerato una delle bandiere della Juventus.La replica di Claudio Marchisio
L'ex calciatore, che ha smesso di giocare nel 2019 dopo una breve esperienza in Russia con lo Zenit San Pietroburgo, ha replicato con un lungo post social: "Ho citato una statistica sul tifo in alcune città italiane durante un podcast e, questa mattina, mi sono svegliato con il cellulare intasato dalla foto che vedete. Mi rivolgo quindi a voi quattro, con il volto coperto, che con orgoglio mostrate questo striscione con scritto: “𝗗𝗮 𝗚𝗶𝗼𝗰𝗮𝘁𝗼𝗿𝗲 “𝗟𝗮𝗰𝗰𝗵𝗲” 𝗗𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗦𝗼𝗰𝗶𝗲𝘁à, 𝗗𝗮 𝗗𝗶𝘀𝗼𝗰𝗰𝘂𝗽𝗮𝘁𝗼 𝗦𝗲𝗶 𝗨𝗻 𝗥𝗶𝗻𝗻𝗲𝗴𝗮𝘁𝗼 𝗘 𝗡𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗩𝗶𝘁𝗮 𝗠𝗔𝗥𝗖𝗛𝗜𝗦𝗜𝗢 𝗨𝗼𝗺𝗼 𝗗𝗶 𝗠𝗲𝗿*𝗮!”. È evidente che ognuno è libero di avere il proprio pensiero e che, nei limiti della decenza, abbia il diritto di condividerlo. Quello che però proprio non sopporto è che certe persone pensano che essere “tifosi” dia loro il diritto di compiere gesti che vanno oltre i limiti. Perché pensate di avere il diritto di appendere quello striscione fuori da un ristorante di cui, tra l’altro, non sono unico socio? Perché pensate che i ragazzi che lavorano al ristorante debbano perdere del loro tempo prezioso rimuovendolo? Perché pensate che le attività vicine debbano essere turbate da questo gesto, così come i loro clienti? Perché nel calcio è sempre tutto ammesso? Perché non esiste mai un confine? E ripeto, non mi dà neanche fastidio il contenuto dello striscione, ma il gesto di averlo appeso fuori dal ristorante. Marchisio si è poi espresso nel merito del messaggio dei tifosi: Voi quattro, che mostrate quella scritta, non sapete niente. Non avete idea dei sacrifici miei e della mia famiglia, dei chilometri percorsi per allenarmi da bambino e da ragazzo nei campi più sperduti della provincia. Dell’adolescenza mai vissuta, delle amicizie perse perché non c’ero mai. Non avete idea del tempo sottratto a mia moglie e ai miei figli, che non recupererò mai più. Non avete idea della sofferenza per gli infortuni avuti per non essermi mai risparmiato un solo giorno. Del coraggio di farsi da parte quando era il momento di mettere davanti la squadra ai miei interessi personali. Ma non avete neanche idea di quanto sia stato bellissimo vivere questa vita insieme ai tantissimi tifosi che hanno colorato la mia vita. Tifosi, loro sì, voi no! Citando uno striscione decisamente più romantico di questo: “Son tutti Juventini ma Marchisio lo è un po’ di più”.
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