15 novembre 2024, ore 14:40
Il mister 73enne torna sulla panchina giallorossa per la terza volta in carriera: "Avevo smesso di allenare, in questi mesi ho detto di no a tutte le richieste. Voglio giocatore che sputino sangue"
"Io avevo smesso di allenare. E non lo dico per dire, ma ho avuto più richieste in questi mesi che quando ho vinto con il Leicester, ma ho detto sempre di no. Solo in due casi sarei potuto tornare in panchina: o per la Roma o per il Cagliari. Il fato ha voluto che tornassi a casa, prima in panchina e poi come dirigente". Così Claudio Ranieri ha esordito, poco fa, nella conferenza stampa di presentazione come nuovo allenatore della Roma.
L'appello di Ranieri ai tifosi: "Non fischiate i giocatori"
Il tecnico 73enne è alla terza avventura sulla panchina dei giallorossi: "Non so ancora come giocheremo, per prima cosa vedrò lo stato di forma dei miei giocatori. In primis voglio giocatori che sputino sangue e non mollino un centimetro". Ranieri ha spiegato che non ci sono "moduli fissi per gli allenatori, ma tutti modificano le proprie squadre per stravolgere i piani degli avversari". Quindi l'appello alla sempre caldissima piazza romanista: "Io sono per prima cosa un tifoso, e questo mi sento di dire ai tifosi: stateci vicino. È difficile giocare in casa con il proprio pubblico che ti fischia. Io so che questi ragazzi davano tutto ma i risultati non arrivavano. Io penso che la fortuna ce la creiamo, e alla fine gira (...) Leggevo critiche a giocatori importanti che correvano come matti, non bisogna fischiarli durante la partita. Alla fine potrete fischiare, verrò sotto la Sud a farmi fischiare".Le promesse di Ranieri
Due le promesse fatte. La prima è ideale: "Prometto ai tifosi che saranno fieri della nostra squadra". La seconda è assai concreta: "Sicuramente non schiererò più Angelino nei tre di difesa". A proposito di formazioni e di scelte tecniche: "Vorrei schierare insieme Dybala e Soulé, ma non posso fare pronostici prima di conoscere bene la squadra e rendermi conto della situazione. A me non importa di eventuali clausole nel contratto di Dybala, voglio scegliere i migliori a disposizione. La prima cosa che ho chiesto a Friedkin è stato il 'caso Dybala', e ho messo in chiaro che avrei scelto chi volevo. E lui è stato d'accordo. Magari potesse giocare sempre, ma probabilmente non ci riuscirà, andrà gestito". Rispetto agli obiettivi della società: "Questa stagione è centrale. Io sono allenatore e faccio l'allenatore, ho sempre avuto visione lungimirante. Ho voluto parlare di obiettivi e non di soldi. Voglio dire quello che mi serve e quello che non mi serve. Ai ragazzi che sto allenando ho detto che mi dovranno dare tutto, perché non è possibile vedere la Roma in questa situazione. Dovranno dare gioia e giocare col sorriso, noi siamo fortunati ci siamo scelti un mestiere, a differenza di altri. E proprio per chi non ha la nostra fortuna bisogna arrivare col sorriso, lavorare con dedizione e ambizione. Dobbiamo essere ambiziosi".Ranieri su Totti e De Rossi
Infine, sui rapporti con le bandiere De Rossi e Totti: "Io non ho preclusioni verso nessuno. Francesco è un patrimonio della Roma e quindi porte aperte anche per lui. Questo non vuol dire che a breve tornerà. Ora l'obiettivo è risollevare la squadra (...) Mi sono sentito con Daniele e ci sentiremo ancora in questi giorni. Per lo spogliatoio non è facile cambiare tre allenatori in pochi mesi, ma penso di poter portare tutti nella giusta direzione".Argomenti
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