10 dicembre 2018, ore 07:00
Il nuovo studio dell'agenzia spaziale statunitense
Un nuovo studio dell’agenzia spaziale statunitense Nasa dimostra che, dal 1958, il Mare Artico ha perso circa due terzi del suo spessore, arrivando alla sua conformazione attuale: è composto per il 70% da ghiacci stagionali, che si formano e si sciolgono nel giro di un anno. Nonostante ciò, lo studio dimostra che la velocità con cui il ghiaccio si ispessisce durante l’inverno è aumentata sensibilmente rispetto al passato. Una buona notizia che, come spiega un articolo pubblicato sul Geophysical Research Letters, non significa che il ghiaccio stia riguadagnando terreno, ma solamente che sta rinviando lo scioglimento totale. La situazione, nel complesso, resta negativa. “Questo aumento durante l'inverno non compensa lo scioglimento massiccio che abbiamo rilevato negli anni recenti. Lo spessore si sta riducendo dappertutto, il ghiaccio è in calo in tutte le stagioni e continuerà a ridursi nei prossimi decenni", ha spiegato Alek Petty, scienziato della Nasa al Goddard Space Flight Center nel Maryland.