Coldiretti: con la guerra in Ucraina stangata a tavola da 8,1 miliardi per le famiglie
Coldiretti: con la guerra in Ucraina stangata a tavola da 8,1 miliardi per le famiglie
12 giugno 2022, ore 15:56 , agg. alle 19:23
E' quanto emerge dall'analisi di Coldiretti sugli effetti dei rincari nel carrello, sulla base dei dati Istat sui consumi degli italiani e dell'andamento dell'inflazione nei primi cinque mesi dell'anno
L'impennata dei prezzi che deriva dalla guerra in Ucraina costerà nel 2022 alle famiglie italiane oltre 8,1 miliardi di euro, soltanto per la spesa alimentare, per colpa dell'effetto dell'inflazione che colpisce soprattutto le categorie più deboli. E' quanto emerge dall'analisi della Coldiretti sugli effetti dei rincari nel carrello, sulla base dei dati Istat sui consumi degli italiani e dell'andamento dell'inflazione nei primi cinque mesi dell'anno. A guidare la classifica dei rincari c'è la verdura che quest'anno costerà complessivamente alle famiglie dello Stivale 1,95 miliardi in più, e precede sul podio pane, pasta e riso, con un aggravio di 1,48 miliardi, e carne e salumi, per i quali si stima una spesa superiore di 1,35 miliardi rispetto al 2021.
Gli alimenti che subiscono i rincari maggiori
Al quarto posto la frutta, con 0,84 miliardi, precede il pesce (0,7 miliardi), latte, formaggi e uova (0,63 miliardi) e olio, burro e grassi (0,52 miliardi) che è però la categoria che nei primi cinque mesi del 2022 ha visto correre maggiormente i prezzi. Seguono con esborsi aggiuntivi più ridotti le categorie ''acque minerali, bevande analcoliche e succhi'', ''zucchero, confetture, miele, cioccolato e dolci'', ''caffè, tè e cacao'' e ''sale, condimenti e alimenti per bambini''.
In difficoltà le categorie più deboli
L'aumento dei prezzi colpisce prodotti base della dieta degli italiani, mettendo in difficoltà soprattutto le categorie più deboli e aggravando una situazione che, nota Coldiretti, vede ben 5,5 milioni di persone in una condizione di povertà assoluta. Per effetto della guerra e dei rincari energetici è destinato, infatti, ad aumentare il numero di quanti non riescono più a garantirsi un pasto adeguato che rappresentano la punta dell'iceberg della situazione di crisi in cui si trova un numero crescente di persone costrette a far ricorso alle mense dei poveri e molto più frequentemente ai pacchi alimentari, anche per la crisi generata dalla pandemia.