Coldiretti, residui chimici raddoppiano nei cibi importati
18 agosto 2019, ore 08:00
Lo evidenzia un'analisi condotta su più di diecimila campioni alimentari
Sugli alimenti importati è stata individuata una presenza irregolare di residui chimici più che doppia rispetto a quelli made in Italy, con i pericoli che si moltiplicano per gli ortaggi stranieri venduti in Italia, che sono quasi cinque volte più pericolosi di quelli nazionali. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti sull'ultimo report del ministero della Salute sul "controllo ufficiale sui residui di prodotti fitosanitari negli alimenti". Su circa 11.500 campioni di alimenti analizzati per verificare la presenza di residui di prodotti fitosanitari, tra cui ortofrutta, cereali, olio, vino e baby food, appena lo 0,9% dei campioni di origine nazionale - sottolinea la Coldiretti - è risultato irregolare. La percentuale sale però al 2% se si considerano solo gli alimenti di importazioni e tra questi il record negativo è fatto segnare dagli ortaggi dall'estero, con il 5,9%. Se si evidenzia - continua la Coldiretti - il primato del made in Italy nella sicurezza alimentare a livello internazionale ed europeo, dove la media delle irregolarità è del 2,5%, a preoccupare è la presenza sul territorio nazionale di alimenti di importazione con elevati livelli di residui. In particolare, nell'ortofrutta più di un ortaggio straniero su venti venduti in Italia è fuorilegge per il contenuti di residui chimici.