Colloqui in corso per la liberazione di 12 ostaggi. Guterres, mai tanti bambini morti in una guerra
08 novembre 2023, ore 19:30
I ministri degli Esteri del G7 hanno trovato un accordo per una dichiarazione sulla crisi mediorientale - con un richiamo all'unione per il perseguimento della pace - in cui si sottolinea il diritto di Israele di difendere se stesso, ma in conformità con il diritto internazionale
Sotto traccia prosegue il negoziato per liberare 12 ostaggi nelle mani di Hamas, la metà dei quali americani, in cambio di una pausa umanitaria di tre giorni, conferma la BBc. Ci lavora il Qatar, mentre Hamas al New York Times ha spiegato che con l’attacco a Israele è tornata sul tavolo la questione palestinese, ed ha auspicato che il conflitto diventi permanente su tutti i confini. Il segretario generale dell’Onu Guterres ha affermato che a Gaza il numero bimbi morti supera quello di qualunque guerra, dalle centinaia che si contano in un anno, alle migliaia di bambini uccisi in pochi giorni nella Striscia, Guterres ha condannato Hamas per l'uso di scudi umani ma ha aggiunto che le immagini sui drammi umani palestinesi vanno contro gli interessi di Israele. La Casa Bianca, dopo il conflitto ripete, a Gaza non vuole vedere al comando Hamas, ma neppure una rioccupazione dei territori da parte del governo di Tel Aviv.
LA CHIAMATA DEGLI 007 ISRAELIANI AGLI ABITANTI DI GAZA
Il caso è quello delle telefonate insistenti, alle 2 della notte fra giovedì 12 ottobre e venerdì 13 ottobre, giunte a centinaia di migliaia di palestinesi. Ma anche i volantini lanciati dal cielo prima dei raid, l'avvertimento dell'esercito israeliano sugli attacchi e l’invito a lasciare le proprie abitazioni. Chi lo ha preso sul serio ha avuto poche ore per fuggire, erano i primi sfollati e in un certo senso i più fortunati. A Jabalya chi è rimasto in queste settimane nel proprio quartiere nel nord della Striscia - avendo ignorato non solo il primo messaggio dell'esercito, ma anche gli insistenti appelli successivi ad abbandonare la zona - parla di una situazione diventata "infernale". "Magari - ha detto uno dei residenti - potessi adesso spostarmi a sud. Ma come faccio ora? Ho due genitori anziani. Non ci sono più mezzi di trasporto. Non possono certo affrontare una marcia di 14-15 chilometri".
G7, ISRAELE SI DIFENDA RISPETTANDO IL DIRITTO
Il diritto di Israele a difendersi, ma nel rispetto delle norme internazionali. L'appello unanime a pause e corridoi umanitari per la popolazione di Gaza, e la condanna delle violenze dei coloni sui palestinesi in Cisgiordania, che rischiano di portare ad un'ulteriore escalation delle tensioni. I ministri degli Esteri del G7 si ritrovano "più uniti che mai nel perseguimento della pace internazionale, della sicurezza, e prosperità", siglando una dichiarazione congiunta a conclusione di una riunione a Tokyo che ha visto il passaggio di testimone dal Giappone all'Italia della presidenza del Gruppo.
CC IN ISRAELE PER MEDIARE CON PALESTINESI, RICHIESTA USA
Dagli Usa è arrivata all'Italia la richiesta di due carabinieri da inserire nell'ufficio del Coordinatore della sicurezza per Israele e l'Autorità palestinese, a Gerusalemme. E la Difesa è orientata a dare l'ok. I carabinieri hanno una lunga esperienza nella missione Miadit di addestramento della polizia palestinese di stanza a Gerico (sono rientrati lo scorso 14 ottobre per il deteriorarsi delle condizioni di sicurezza). "I carabinieri - ha spiegato il ministro della Difesa, Guido Crosetto - sono stati chiamati direttamente agli americani perchè a Gerico fino a tre settimane fa formavano la polizia palestinese: hanno quindi un rapporto di fiducia, di conoscenza e di rispetto che in una fase come questa è utilissimo".