Colloquio telefonico, il primo in sette mesi, tra Joe Biden e il presidente cinese Xi Jinping, schietto secondo le diplomazie
Colloquio telefonico, il primo in sette mesi, tra Joe Biden e il presidente cinese Xi Jinping, schietto secondo le diplomazie
11 settembre 2021, ore 08:00
I due presidenti non si vedranno in tempi brevi, ma hanno avuto, secondo Pechino e Washington , un colloquio aperto e sincero, forse ci sarà un incontro a margine del g20 di Roma
Prove di disgelo fra Stati Uniti e Cina, un importante momento, specie alla luce delle diverse posizioni sulla crisi afghana. I due presidenti si sono sentiti nel tentativo di rilanciare i rapporti e superare l'impasse nelle relazioni fra i due paesi, dopo gli scarsi risultati dei contatti ad alto livello nei mesi scorsi.
E’ STATO UN COLLOQUIO SCHIETTO
Fonti diplomatiche di Washington e Pechino hanno definito il colloquio tra i due leader come “schietto". Biden, ha riferito la Casa Bianca, ha messo l'accento sulla necessita' di evitare che la "concorrenza" fra le due nazioni "diventi conflitto", mentre Xi ha osservato come la politica americana sulla Cina abbia portato "gravi difficolta' nei legami bilaterali", come ha sottolineato il ministero degli Esteri cinese.
IL PRIMO CONFRONTO IN SETTE MESI
La telefonata e' la prima in sette mesi: era infatti da febbraio che i due non si confrontavano direttamente. Un periodo in in cui le tensioni commerciali e sulle origini del Covid non si sono placate, anzi sono aumentate con il ritiro degli Stati Uniti dall'Afghanistan e l'asse fra Xi e il presidente russo Vladimir Putin consolidatosi anche sulle posizioni per Kabul.
SAREBBE STATO BIDEN A CHIEDERE IL COLLOQUIO
Turbato, quasi travolto dalla critiche per la modalita' del ritiro, alle prese con una pandemia che ha rialzato minacciosamente la testa e sulla scia dei timori di legami pericolosamente sempre piu' stretti fra Mosca e Pechino, Biden avrebbe chiesto di parlare con Xi cercando di allentare la tensione e instaurare un nuovo rapporto costruttivo.
LA CINA TEMPOREGGIA, GLI STATI UNITI SPINGONO PER PACE E STABILITA’
L'amministrazione Usa dice che la Cina non ha mostrato la volonta' di impegnarsi in un "confronto serio e costruttivo. Quello che gli Stati Uniti hanno ottenuto, secondo funzionari della casa bianca, sono stati i soliti punti di confronto, molti dei quali delineati solo per motivi di propaganda". Xi, hanno spiegato funzionari della Casa Bianca, ha "centralizzato il potere in modo evidente e l'impegno a livello dei leader e' quello di cui c'e' bisogno per andare avanti". Da qui la discesa in campo diretta del presidente americano. La Casa Bianca ha riferito ufficialmente di una conversazione "ampia e strategica", con Biden che ha messo in evidenza "l'interesse" degli Stati Uniti per la pace e la stabilita' nell'area Indo-Pacifica e nel mondo. Biden e Xi hanno poi affrontato i temi "in cui i nostri interessi convergono, e quelli in cui i nostri interessi, valori e prospettive divergono, decidendo di impegnarsi su entrambi i fronti in modo aperto e diretto", ha fatto sapere ancora Washington, precisando appunto che i due leader "hanno discusso della responsabilita' di entrambe le nazioni di assicurare che la concorrenza non si trasformi in conflitto". Ha parlato di un confronto aperto anche Pechino, puntando comunque il dito contro la politica americana sulla Cina, responsabile di aver causato "gravi difficolta' nei legami bilaterali", con un conseguente impatto sul mondo intero. "Quando Cina e Stati Uniti lavoreranno insieme, entrambi i Paesi e il mondo intero ne traggono beneficio", hanno sottolineato i cinesi. La lettura del confronto telefonico sembra comunque confermare differenze ampie fra i due presidenti, ma un cui incontro non e' ancora in programma. La possibilita' di un faccia a faccia a margine del G20 di Roma resta in piedi se Xi decidera' di partecipare di persona.