Commissione europea, quota 401 a Strasburgo e Ursula Von der Leyen fa il bis ma Giorgia Meloni non ci sta

Commissione europea, quota 401 a Strasburgo e Ursula Von der Leyen fa il bis ma Giorgia Meloni non ci sta

Commissione europea, quota 401 a Strasburgo e Ursula Von der Leyen fa il bis ma Giorgia Meloni non ci sta Photo Credit: Agenzia Fotogramma


Da Fratelli d’Italia spiegano in questo modo il clamoroso strappo dei 24 eurodeputati del partito di maggioranza relativa: “Tutta colpa del Green Deal. Dove ci sono i Verdi non ci siamo noi». Dal Carroccio il Segretario Matteo Salvini grida all’inciucio

Come da previsioni Ursula von der Leyen è stata rieletta alla guida della Commissione Ue con 401 sì, 284 contrari e 15 astenuti su 707 votanti. Ma Fratelli d’Italia ha votato contro, dopo il sostegno dei Verdi al bis, insieme a Popolari, Socialisti e Liberali (erano necessari almeno 360 voti favorevoli del Parlamento).


Il discorso

“Non permetterò agli estremisti di distruggere l’Ue”, aveva detto la presidente uscente durante il suo discorso all’emiciclo di Strasburgo in cui aveva attaccato il premier ungherese Viktor Orbán e il suo recente viaggio a Mosca dal presidente russo Vladimir Putin. Mantenere la rotta sul Green Deal europeo e lanciare un piano per l'industria pulita nei primi 100 giorni del mandato, invece, gli impegni per i prossimi cinque anni presentati nelle linee guida.


Le reazioni

Dalla Lega il Segretario Matteo Salvini grida all’”inciucio” e Roberto Vannacci apprezza la decisione di FdI. Quel che è certo è che il binomio Giorgia-Ursula non c’è più. Le due leader adesso percorrono strade diverse. Una ha di fronte altri cinque anni da presidente della Commissione europea. L'altra ha scelto di dire no con il clamoroso strappo dei 24 eurodeputati di Fdi .

Fi

Il vicepremier e  leader degli Azzurri Antonio Tajani, prima di far votare convintamente per «Ursula» i parlamentari di Forza Italia, ha mediato tra la presidente del Consiglio italiana e la presidente uscente e ha creduto fino alla fine in un sì dei meloniani: "Senza l'elezione della Von der Leyen sarebbe stato il caos, fuori dalla maggioranza si è ininfluenti". Ma questa sfida sembra averla vinta Salvini, facendo spostare Meloni e il suo partito nell'area dei sovranisti, collocandolo tra il Ppe, il Partito popolare europeo, e i Patrioti dell'estrema destra: i parlamentari della destra hanno votato come quelli di Orbàn, di Salvini, di Le Pen. La colpa? Da Fdi sono chiari: «Per colpa del Green Deal. Dove ci sono i Verdi non ci siamo noi». E la stessa Meloni in un video ribadisce: "Siamo stati coerenti. Non abbiano condiviso il metodo e il merito, non potevano dare il nostro appoggio. Ma questa scelta non compromette il riconoscimento del ruolo dell'Italia nella nuova Commissione: siamo tra i Paesi fondatori dell'Europa e siamo la terza economia dell'Unione".
 

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