Companion, trama, cast e recensione del film in arrivo oggi nelle sale
30 gennaio 2025, ore 11:00 , agg. alle 11:15
Il regista ha detto: “Ci sono tanti film sull'intelligenza artificiale e credo che il primo istinto di tutti, sia quello di raccontare una storia di intelligenza artificiale andata male”
Una puntata di Black Mirror per il grande schermo che attraverso il filtro del cinema squisitamente pop, mette in scena con grande vitalità un inno contro la mascolinità tossica, assieme alle debolezze di una società sempre più tecnologica e asociale. La ricetta alla base di “Companion” è tutta qua. Il film diretto da Drew Hancock arriva oggi, 30 gennaio, nelle sale italiane.
COMPANION, LA TRAMA IN BREVE
Josh e Iris sono i protagonisti di una storia d'amore romantica ma anche alquanto oscura. I due rispettano i canoni classici dell’amore sul grande schermo, anche se qualcosa di sinistro sembra ruotare attorno ai due. I due fidanzati partono per un weekend fuori porta dove Iris dovrà fare la conoscenza degli amici di Josh che li hanno invitati in una villa in mezzo al nulla di proprietà di un viscido riccone russo. Dietro la parvenza di normalità, però, si nasconde qualcosa di inquietante. convincente da percorrere in questi boschi specifici. Il regista ha detto: “Ci sono tanti film sull'intelligenza artificiale e credo che il primo istinto di tutti, sia quello di raccontare una storia di intelligenza artificiale andata male” - ha affermato il regista - “Così ho pensato: “E se fosse una storia di IA andata bene?. Non appena l'ho capito, ho pensato: “Giochiamo con questa storia e vediamo dove ci porterà””.
COMPANION, LA RECENSIONE DEL FILM
Intelligenza artificiale e deficienza naturale. “Companion” rimette in scena l’antico scontro tra uomo e macchina, attualizzando tutto agli scenari di oggi e provando a ribaltare la dicotomia che vede spesso l’uomo come il buono e il robot come cattivo. “Non è l’intelligenza artificiale che va storta, ma quella che funziona troppo bene,” ha spiegato il regista Drew Hancock,
Satira e divertimento in una commedia brillante con squarci orrorifici, che coniuga benissimo anche il genere sci-fi.
L’iper tecnologia narrata nel film è in realtà un monito per mettere in guardia una società sempre più lobotomizzata dagli apparati tecnici, dove al centro della scena ci sono uomini che hanno perso totalmente ogni capacità di socializzare con il prossimo, delegando anche i sentimenti e la sfera sessuale alle macchine.
“Companion” si inserisce perfettamente nei vari discorsi che il cinema contemporaneo cerca di portare avanti. Da un lato pone l’accento sull’importanza della donna che, (un pò come accadeva nella pellicola del 2023 “Megan”) utilizzando gli stilemi dei film horror, prova a scardinare con irriverenza la mascolinità tossica, egoista, manipolatrice e violenta. Lo fa senza voler fare la lezione agli spettatori seduti in sala (come faceva invece “Barbie”) ma divertendo e intrattenendo secondo i codici del cinema popolare. Dall’altro lato il regista Drew Hancock si diverte con i generi cinematografici, creando un perfetto miscuglio dove l’horror incontra la commedia e la satira collima con la fantascienza. Un pò come fa il film di Jacques Audiard “Emilia Perez”, che codifica un nuovo linguaggio fondendo perfettamente insieme il musical con gli stilemi tipici dei film sul narcotraffico messicano, “Companion” tiene insieme più forme narrative in modo intelligente e profondo.
La pellicola, che da oggi approda nelle sale italiane, sembra dirci che l’uomo del domani, ma forse anche di oggi, è sempre più solo e cattivo, in preda alla paura di non poter più avere rapporti con i suoi simili e rifugiandosi nei robot che forse sono diventati più intelligenti degli esseri umani. Ma chi è più pericoloso? Un uomo difettoso o una macchina super dotata?