Con la pandemia cambiano le abitudini alimentari degli italiani, a merenda più frutta e dolci fatti in casa

Con la pandemia cambiano le abitudini alimentari degli italiani, a merenda più frutta e dolci fatti in casa

Con la pandemia cambiano le abitudini alimentari degli italiani, a merenda più frutta e dolci fatti in casa


Una ricerca BVA Doxa-Unione Italiana Food ha evidenziato come gli italiani abbiano cambiato le loro abitudini alimentari durante la pandemia; si sta più tempo a casa, a merenda vincono frutta, yogurt e torte

ABITUDINI CAMBIATE

Un anno di pandemia ha cambiato le abitudini degli italiani. Anche a tavola. Chi passa molte più ore a casa, inevitabilmente si nutre in modo differente rispetto a quanto trascorreva gran parte del tempo fuori. Durante il lockdown c’è chi ha imparato a fare il pane, chi si dedicato alla creazione di sughi, chi si è riscoperto pasticcere. I pasti sono un po’ meno frugali, specie a pranzo. Le abitudini si sono modificate anche riguardo alle merende. Una ricerca condotta da BVA Doxa - Unione Italiana Food ha evidenziato come è cambiato lo spuntino di metà mattina e metà pomeriggio per i circa 11,5 milioni di italiani adulti, dai 25 ai 65 anni, che prima stavano fuori casa per quasi tutto il giorno e ora sono diventati più domestici.

MERENDA PIÙ RICCA E SANA

Nel corso della pandemia 2 italiani su 3 (66%), da quando sono a casa, hanno cambiato il proprio modo di fare merenda. Mangiano più frutta, yogurt e dolci fatti in casa (il cui consumo è più che raddoppiato) e continuano a scegliere le merendine - stabili nelle preferenze dei nostri connazionali rispetto al periodo precedente l’arrivo del Covid-19 - come alternativa per lo spuntino di metà mattino o metà pomeriggio. Dall’indagine Doxa - Unione Italiana Food è emerso anche che il 29% di questo target di “neocasalinghi” dichiara di fare più spesso merenda. I cambiamenti che riguardano l’approccio degli italiani alla merenda a casa al tempo del Covid-19 toccano anche le quantità di alimenti che vengono destinati allo spuntino di metà mattino e metà pomeriggio. Infatti, dallo studio emerge che quasi 1 italiano su 2 (45%) che vive gran parte della giornata a casa, dichiara di fare una merenda un po' più ricca del solito. E ora gli spuntini sono anche più sani.




LA CLASSIFICA DEGLI SNACKS

Tra gli alimenti che, in tempo di Covid–19, registrano il favore degli italiani per la merenda, al primo posto c’è la frutta il cui consumo, da quando si è a casa, è passato dal 42% al 60%, seguita dallo yogurt, dai biscotti, dal dolce fatto in casa i cui consumi sono addirittura raddoppiati, e dal pane con marmellata o creme spalmabili. Restano, invece, stabili le merendine confezionate che con il 45% - stessa percentuale che aveva prima dell’arrivo del Covid - rientrano comunque nella top five degli alimenti consumati dagli adulti. Meno cambiamenti, rispetto all’arrivo della pandemia, per le scelte che riguardano merenda salata: classifica inalterata con in testa i crackers (40%), seguiti dal panino salato (25%), pizza (13%) e dalla torta salata (10%). La ricerca ha evidenziato anche il fatto che è cambiata anche la merenda dei bambini, che trascorrono più tempo a casa con i genitori. Tra i prodotti più consumati per lo spuntino di metà mattino o metà pomeriggio troviamo le merendine confezionate e i biscotti, i cui valori sono rimasti immutati rispetto a prima dell’avvento della Pandemia; autentico boom dei dolci fatti in casa. Mamma e papà in smart working trovano il tempo anche per preparare una crostata.


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