06 luglio 2022, ore 11:37
Ripartono i consumi, ma non in tutti i settori; bene il turismo e le attività conviviali, ma secondo Confcommercio l'aumento delle spese obbligatorie rischia di rallentare la ripresa
C’è voglia di ripartire, in tutti in sensi. Dopo due anni di limitazioni, ripartono i consumi. Ma non in tutti i campi. Bene il turismo, ancora un po’ fermo l’abbigliamento. Sono alcuni degli spunti emersi dallo studio di Confcommercio. Pronti a incidere in negativo sono gli aumenti per le spese considerate “obbligatorie”: dalla casa alla benzina fino alle bollette energetiche, che incidono fino al 42% nei bilanci familiari.
RISCHIO DI FALSA PARTENZA
Il desiderio di ritorno alla normalità sta sostenendo, in questa prima parte dell'anno, i consumi delle famiglie con alcuni comparti in forte recupero - come il turismo e l'area della convivialità e del tempo libero - ma ci sono settori che ancora stentano, come quello automobilistico e quello dell'abbigliamento. Un quadro che rischia un forte rallentamento, soprattutto dopo l'estate, a causa dell'impatto sul potere di acquisto delle famiglie dell'inflazione (prevista intorno al 7% nel 2022), degli aumenti dell'energia e delle cosiddette spese obbligate; queste ultime, infatti, nel 2022 raggiungono la quota record del 42,9% sul totale dei consumi, il valore più alto di sempre, con un incremento dell'incidenza di 6,3 punti dal 1995 ad oggi. Su un totale consumi all'anno di oltre 19mila euro pro capite, per le spese obbligate se ne vanno 8.154 euro (+152 euro rispetto all'anno scorso). Tra queste spese, la quota principale è rappresentata dalla voce abitazione (4.713 euro) ma il contributo maggiore all'incremento complessivo viene dall'aggregato energia, gas e carburanti (1.854 euro) che, nella media del 2022, raggiunge un'incidenza sul totale consumi del 9,7%, valore mai registrato prima.
LA ZAVORRA DELLE SPESE OBBLIGATORIE
All'interno delle spese obbligate un ruolo preponderante è svolto da quelle relative all'abitazione a cui vengono destinati - tra affitti, manutenzione, energia, acqua, smaltimento rifiuti - oltre 4.713 euro a persona. In valore ciò rappresenta quasi un quarto delle spese complessivamente destinate ai consumi. Nel 1995, a questa funzione veniva destinato il 18% dei consumi a valore. Per quanto riguarda le spese obbligate legate alla mobilità - assicurazioni, carburanti e manutenzione dei mezzi di trasporto - dopo la decisa riduzione registrata nel 2020, per il 2022 si stima il ritorno ai livelli di consumo pre pandemici (1.899 euro per abitante ai prezzi del 2022). Per commentate questi dati è intervenuto il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli: "La crescita a dismisura del costo dell'energia incide pesantemente anche sulle spese obbligate, come quelle per la casa, che toccano livelli record. Per evitare di deprimere i consumi e congelare la ripresa è necessario che l'Europa metta un tetto al prezzo del gas e il Governo agisca più incisivamente su caro energia e cuneo fiscale".