Confcommercio, il 2021 si chiude con dati disastrosi per il settore turismo
27 dicembre 2021, ore 14:00
Secondo l'associazione, sono 60 milioni gli arrivi e 120 milioni le presenze che mancano all'appello. Gli italiani tagliano anche i costi delle vacanze, riducendo la durata delle ferie. Per Natale 6 italiani su 10 sono stati fuori casa solo 2 giorni senza uscire dalla propria regione
Con l’arrivo della fine dell’anno è tempo di bilanci per il settore turismo. Secondo la Confcommercio, i dati sono disastrosi. Sono almeno 60 milioni gli arrivi e 120 milioni le presenze che mancano all’appello, rispetto al 2019, e sono 13 milioni i viaggi all’estero che gli italiani hanno tagliato per effetto dell’emergenza covid. L'indagine, realizzata in collaborazione con SWG e su dati Istat e Bankitalia, ha accertato che solo per le vacanze tra Natale, Capodanno ed Epifania, rispetto ai 25 milioni di partenze programmate dagli italiani appena pochi mesi fa, 5 milioni sono state già cancellate.
Taglio dei costi per le vacanze
Non solo. Oltre 5,3 milioni di italiani hanno modificato le ferie riducendo i giorni di vacanza o scegliendo una destinazione più vicina e sono 7 milioni i viaggi in sospeso in attesa degli sviluppi sulla pandemia .I numeri confermano anche la tendenza a tagliare i costi per queste festività: a Natale 6 intervistati su 10 sono stati fuori casa al massimo per 2 giorni senza uscire dalla propria regione, mentre solo il 5% è andato all'estero. E le cose non andranno meglio per Capodanno quando però chi farà vacanze di quattro giorni o più, 4 su 10, andrà anche fuori regione. Resta comunque basso il dato sulla previsione dei viaggi all'estero: 8% tra Capodanno e Epifania, contro valori che normalmente, in questo periodo, andavano oltre il 20. In questa situazione, la possibile ripresa del turismo si sposta all'estate 2022, tra più di 6 mesi e a quasi 30 dall'inizio della crisi.
" Serve un intervento del governo"
Secondo quanto si legge in una nota dell’associazione dei commercianti, “è evidente che il Governo deve sostenere in particolare queste componenti della filiera turistica adottando misure sugli ammortizzatori sociali, senza aggravi di costo per le imprese, e sull'accesso al credito, ma anche interventi fiscali e di contributi a fondo perduto parametrati alle perdite subite”. “La crisi Covid sta impattando sempre di più sull'intera filiera turistica con migliaia di imprese che rischiano realmente la chiusura soprattutto alberghi, tour operator e agenzie di viaggio. Le risorse messe in campo finora dal Governo non sono sufficienti, sono necessari e urgenti più sostegni”, ha aggiunto il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli.