11 ottobre 2021, ore 12:57
Pesa anche la paura di nuove tasse e la perdita del posto del lavoro. Maggiore fiducia nel futuro da parte delle imprese
Ancora ombre sul miglioramento delle prospettive economiche del nostro Paese da qui alla fine dell'anno, secondo un’indagine effettuata da Confcommercio, in collaborazione con Metrica Ricerche, che ha preso in esame gli ultimi mesi del 2021. La cautela delle famiglie impedisce ai consumi di decollare. L’80% delle famiglie, secondo lo studio diffuso quest’oggi, teme un calo dei redditi, il 68,5% dei risparmi, mentre oltre 7 famiglie su 10 prevedono che i consumi resteranno stabili.
Con la paura i portafogli restano chiusi
I consumi negli ultimi mesi dell'anno risentiranno dei timori espressi dalle famiglie. In base alle tipologie di acquisti, i maggiori cali riguardano il comparto turistico, vale a dire viaggi e vacanze, quello del tempo libero (spettacoli, concerti, partite allo stadio) e l'acquisto di auto e moto. Tra i canali di acquisto, online e Gdo si confermano tra le modalità preferite dai consumatori.
Maggiore fiducia da parte delle imprese
Ottimismo è stato espresso da parte del 42,7% delle aziende coinvolte nell’indagine di Confcommercio, con al centro il periodo che ci divide ancora dal nuovo anno. Una maggiore fiducia, rispetto a quella delle famiglie che si ferma al 24,3%, si traduce per 6 imprese su 10 del Belpaese in attese di un miglioramento della propria attività nei prossimi mesi. Non solo. Una impresa su tre prevede un aumento degli investimenti, in particolare in innovazione e sostenibilità. Sia per le famiglie sia per le imprese in questa fase della pandemia i principali ostacoli al consolidamento della ripresa sono riconducibili a fattori specificamente economici e finanziari, più che a fattori politici e sanitari.
Sangalli, ecco come sostenere i consumi
''L'economia è in fase di recupero e c'è più fiducia delle imprese. Prevale, invece, l'incertezza delle famiglie che temono più tasse, inflazione e perdita del lavoro. Incertezza che si traduce in meno consumi e dunque meno crescita. Ecco perché è vitale che la riforma fiscale punti su semplificazione e diminuzione delle tasse, passaggio fondamentale, insieme all'utilizzo efficace del Pnrr, per rimettere in moto il Paese''. Così si è espresso il Presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, in merito all'indagine sul sentiment di famiglie e imprese diffusa questa mattina.