Confindustria Radio Tv, approvare subito piano frequenze Dab+. No interventi su FM
19 luglio 2022, ore 19:30
Dopo oltre venti anni di attesa, la Radiofonia potrà finalmente disporre di un piano organico per il definitivo sviluppo del Dab. Confindustria Radio Tv, stop rinvii e no ad interventi su Fm
I tempi ormai sono maturi e non sono ammissibili scorciatoie. Confindustria Radio Tv chiede l’immediata approvazione del piano frequenze per la radio digitale e esprime un fermo no ad interventi sull'Fm. Messo a punto dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, dovrà essere approvato mercoledì 27 luglio, ed è un piano fondamentale per RTL 102.5 e per tutto il settore radiofonico. Brucia infatti il rinvio dell’anno scorso a causa del mancato accordo con i Paesi esteri del versante adriatico che come condizione hanno posto la pianificazione dell’FM. Ma per Confindustria Radio Tv non è ammissibile che l'agenda del governo sia dettata da comportamenti strumentali di Paesi confinanti. In ballo non ci sono solo gli ingenti investimenti già fatti ma anche quelli che si faranno in futuro e il rischio è quello di mandare in fumo i patrimoni di migliaia di imprese. La libertà d’espressione e il pluralismo dei mezzi di comunicazione sono un bene primario che non può essere messo a rischio con interventi superflui e affrettati. Nessun rinvio al Piano Dab lo chiedono anche il responsabile Innovazione di Fdi, capogruppo in commissione Editoria e commissario di Vigilanza Rai, Federico Mollicone, e i deputati della Lega in Commissione Trasporti e Comunicazioni.
IL PIANO PER IL FUTURO DELLA RADIO
Nel comunicato stampa di Confindustria Radio Tv si legge “Per gli operatori radiofonici - è ormai divenuto oltremodo urgente poter operare in un quadro radioelettrico regolato su tutto il territorio nazionale, anche per programmare le attività operative. E' urgente, inoltre, non far cadere nel nulla gli ingenti investimenti fatti sino ad oggi, nonchè quelli che verranno effettuati per il consolidamento della radio digitale in vista della modifica delle attuali reti trasmissive per adeguarle alle nuove frequenze Dab". Il Piano Dab posto in consultazione dall'Autorità, ricorda ancora Crtv, "è basato su frequenze coordinate e non dipende dalla previa definizione del cosiddetto 'tavolo adriatico', in cui l'Italia è ormai da tempo tenuta sotto scacco da parte di alcuni Paesi che hanno posto l'immediata pianificazione dell'Fm (con riduzione di potenza emissiva) come condizione per consentire la chiusura dell'accordo sulle frequenze Dab. La pianificazione dell'Fm è prevista per legge successivamente alla pianificazione Dab: non è ammissibile che l'agenda del governo sia dettata da comportamenti strumentali di Paesi confinanti".
L’AUSPICIO DI UN TAVOLO CON IL MINISTERO
"Il Mise, sul piano politico e istituzionale, sembra ora attento a evitare soluzioni drastiche perchè creerebbero problemi a circa 2000 impianti. Crtv ha espresso con chiarezza il proprio punto di vista, a salvaguardia del sistema e a garanzia di futuro per il Dab, in un documento inviato al Mise - conclude la nota - e auspica che al più presto parta il confronto politico-istituzionale, un Tavolo 4.0 per il futuro della radiofonia".
LEGA, PIANO DAB AVANTI SENZA REMORE
"Il piano Dab non deve subire alcun ulteriore rinvio. Lo sviluppo del settore radiofonico non può permettersi ingiustificati stop che mettono a rischio imprese e posti di lavoro. Il piano Radio Dab darà il suo contributo per innovare la struttura al 100% e permettere alle radio - anche in futuro - un ruolo da protagonista". Lo dicono in una nota i deputati della Lega in Commissione Trasporti e comunicazioni.
RADIO, MOLLICONE (FDI), NO AL RINVIO DEL PIANO DAB
"Lanciamo un appello al sottosegretario Ascani e al ministro Giorgetti per evitare il rinvio del piano Radio Dab, che bloccherebbe anni d'investimenti, bloccando inoltre l'arroganza dei paesi coinvolti sulla definizione degli accordi per le aree interferite sulla dorsale adriatica". Così il deputato di Fratelli d'Italia Federico Mollicone. "E' fondamentale che il Cda Rai investa per completare la rete Dab, tecnologia all'avanguardia ed essenziale per la diffusione, portandola al 100%, giocando un ruolo da protagonista nel settore radiofonico - ha detto Mollicone – FdI è da sempre a difesa della radiofonia nazionale e dell'innovazione. La pianificazione dell'Fm è prevista per legge successivamente alla pianificazione Dab: non è ammissibile che l'agenda politica sia dettata da altre nazioni", conclude Mollicone.