11 febbraio 2022, ore 11:22
L'operazione delle forze dell'ordine di Roma ha riguardato, in particolare, il patrimonio riconducibile a Giuseppe, Guerrino e Christian Casamonica
La polizia anticrimine della questura di Roma, nelle ultime ore, ha confiscato beni per un valore complessivo di oltre 20 milioni di euro a Giuseppe Casamonica, al figlio Guerrino, detto Pelè, e a Christian Casamonica, figlio di Ferruccio, tutti appartenenti all'omonimo clan laziale. Il sequestro ha seguito il precedente provvedimento di blocco dei beni, deciso dal Tribunale Sezione Misure di Prevenzione, portato a termine, nel giugno del 2020, contestualmente alle ordinanze di custodia cautelare emesse nei confronti di appartenenti al clan dei Casamonica.
Nel mirino diverse attività illecite
Le persone coinvolte nell'operazione di oggi sono accusate di aver organizzato e condotto, sul territorio del Lazio, attività usurarie e di esercizio abusivo del credito, ma anche estorsione e intestazione fittizia di beni, reati per i quali era stata applicata la misura cautelare della custodia in carcere.
Condanna con giudizio immediato
Il 16 luglio del 2021, in sede di giudizio abbreviato, il Gup presso il Tribunale di Roma ha emesso una sentenza di condanna, tra gli altri, nei confronti di Guerrino Casamonica, che dovrà scontare 10 anni e due mesi di reclusione, Cristian Casamonica, a 8 anni di reclusione, riconoscendo la sussistenza del clan Casamonica come associazione a delinquere di stampo mafioso.
Confiscata anche Villa Sonia
La confisca riguarda "Villa Sonia", con piscina, in via Roccabernarda 8, nella disponibilità di 'Pelè', l'altra storica villa con piscina appartenente alla famiglia, che si trova in Via Flavia Demetria 90, nella disponibilità di Giuseppe Casamonica, e una villa a Monterosi, in provincia di Viterbo. Tra gli altri immobili colpiti dal provvedimento anche la villa in uso a Christian Casamonica e tre appartamenti situati a Roma e provincia. Il Tribunale di Roma, oltre alle ville indicate, ha confiscato, inoltre, i seguenti beni: le quote di 5 società di capitali; le quote di 2 società di persone e 1 ditta individuale; complessi aziendali tra cui una stazione di servizio a marchio "IP", con bar tabacchi, situata a San Cesareo, e un bar tabacchi ubicato a Montecompatri, queste ultime due attività, entrambe in provincia di Roma.