Coniugi uccisi a Fano, arrestato il figlio con l'accusa di omicidio plurimo

Coniugi uccisi a Fano, arrestato il figlio con l'accusa di omicidio plurimo

Coniugi uccisi a Fano, arrestato il figlio con l'accusa di omicidio plurimo   Photo Credit: agenziafotogramma.it


25 giugno 2024, ore 13:45

Il 50enne ha confessato il delitto dopo un lungo interrogatorio

È stato condotto in carcere con l’accusa di omicidio plurimo aggravato dalla crudeltà: Luca Ricci, 50 anni, ha confessato di aver ucciso i genitori nella loro villetta a Fano. I due cadaveri erano stati ritrovati ieri dopo l’allarme lanciato dallo stesso Ricci. Continuano intanto le indagini della polizia per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto.

FANO, CONIUGI UCCISI DAL FIGLIO 50ENNE

L’ammissione è arrivata dopo 16 ore di interrogatorio: il movente sarebbe economico, i due coniugi si sarebbero infatti rifiutati di dare al figlio dei soldi dopo che avevano perso la casa a causa dei debiti del 50enne. Secondo quanto emerso dalle prime ricostruzioni l’omicidio sarebbe avvenuto nella notte: Luisa Marconi, 70 anni, avrebbe chiamato Ricci poiché non si sentiva bene. L’uomo, che abitava sopra la casa dei genitori, sarebbe sceso per misurare la pressione alla madre: a quel punto sarebbe scoppiata una lite per il rifiuto dei coniugi di prestare soldi al 50enne, che con un filo da elettricista o un cordino avrebbe prima strangolato la madre per poi recuperare un martello dalla cassetta degli attrezzi con cui avrebbe colpito Giuseppe Ricci, 75enne, alla testa. A quel punto, Ricci sarebbe tornato a casa, dove dormiva il figlio 18enne che non si sarebbe accorto di quanto avvenuto nella villetta sottostante. L’arma usata per uccidere il 75enne è stata ritrovata dai vigili del fuoco in un pozzetto nel giardino retrostante l’abitazione.

L’ACCUSA DI OMICIDIO PLURIMO AGGRAVATO

I cadaveri sono stati ritrovati dopo che lo stesso Ricci, intorno alle 8.30 del mattino di ieri, aveva chiamato la polizia dichiarando di non riuscire a contattare i genitori e di come la porta della casa era chiusa dall’interno. È a quel punto che i pompieri, dopo essersi introdotti nell’abitazione, hanno trovato i corpi senza vita. L’uomo, ora in carcere, ha confessato il delitto dopo 16 ore di interrogatorio e dopo aver risposto più volte “non ricordo” alle domande degli inquirenti: l’accusa è di omicidio plurimo aggravato dalla crudeltà.



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