Consegnato l'ultimo esemplare di Boeing 747, finisce un'era dell'aviazione mondiale
01 febbraio 2023, ore 12:30
Il progetto nacque a metà degli Anni Sessanta, nel 1970 il primo volo passeggeri dell'aereo che ha rivoluzionato il mondo di volare. Dopo sessant'anni gloriosi, il Boeing 747 sta per andare in pensione, consegnato l'ultimo esemplare prodotto
UNA ICONA
E’ la fine di un’epoca; rivoluzionaria, gloriosa, romantica. Il Boeing 747, il Jumbo jet, ha cambiato la storia dell’aviazione, ha democratizzato i voli a lungo raggio rendendoli più accessibili. Ed è diventato una icona, noto anche ai non esperti del settore. Gigantesco, ma elegante; meno “ciccione” del suo figlioccio Airbus 380, l’aereo a due piani. Quella gobba nella parte anteriore della fusoliera, quel piccolo ponte superiore sono stati una icona. E’ stato prodotto e consegnato in queste ore l’ultimo esemplare, un modello cargo che entrerà in servizio con la Atlas Air.
UN PROGETTO RIVOLUZIONARIO
Si chiude una storia durata quasi sessanta anni: era il 1965, i vertici della Pan Am ( all’epoca la più grande compagnia aerea americana, quindi del mondo) si rivolsero alla Boeing per chiedere di progettare un aereo a lungo raggio più capiente del Boeing 707, che all’epoca solcava l’Atlantico potendo trasportare non più di 150/200 passeggeri, troppo pochi per volumi di traffico che andavano crescendo con prezzi troppo alti per passeggeri che non fossero milionari. La casa produttrice di aerei avviò il progetto per un velivolo che potesse essere molto più capiente, performante ed eventualmente utilizzabile anche per trasportare merci. Nello stabilimento di Everett, vicino a Seattle, venne assemblato quello che all’epoca era l’aereo più grande del mondo, frutto dell’assemblamento di oltre sei milioni di pezzi. Dopo ventotto mesi il prototipo volò per la prima volta. Dopo una lunga serie di test, il 21 gennaio 1970 decollò il primo volo di linea operato con il 747, da New York a Londra.
DIFFUSO IN TUTTO IL MONDO
Il Jumbo fu un grande successo: moltissime compagnie aeree decisero di acquistarlo, compresa Alitalia. Poteva trasportare fino a 400 passeggeri, a seconda della configurazione scelta: è entrata nell’immaginario collettivo anche la scala a chiocciola interna, che portava al ponte superiore dove spesso erano sistemati i posti di Business Class. Il Boeing 747 era diventato uno status symbol, un volo effettuato con questo moderno gigante dei cieli era sinonimo di sicurezza, importanza, classe. L’immagine di questo quadrimotore con la gobba è entrato in centinaia di film in tutto il mondo. E in tutti i telegiornali del mondo ancora adesso vediamo il mitico Air Force One, l’aereo utilizzato dal presidente degli Stati Uniti. Del Boeing 747 con il passare degli anni sono state progettate e costruite varie versioni, sempre più grandi e tecnologicamente avanzate, fino all’ultima: il 747-8.
IL VIALE DEL TRAMONTO
Anche le storie più belle sono destinate a concludersi. Rispetto alla fine del secolo scorso, è cambiato il modo di volare. Un tempo c’era un volo solo tra Roma e New York e c’era bisogno di un aereo gigantesco. Ora i servizi aerei sono maggiormente ramificati, ci sono più collegamenti diretti anche tra città minori e servono velivoli relativamente più piccoli e con minori costi di gestione. Da oggi il Boeing 747 non viene più prodotto, ma diversi esemplari continuano a volare, soprattutto per i servizi cargo. Resta ancora qualche compagnia che lo utilizza per voli passeggeri: in Europa è rimasta solo la tedesca Lufthansa, in Asia resistono Korean Air e Air China. Negli Stati Uniti, dove è nato, l’aereo più bello del mondo non vola più con passeggeri a bordo.