Contagi in Cina, Pechino rifiuta i vaccini Covid gratis offerti dall’Unione Europea
03 gennaio 2023, ore 15:30
Secondo l'European Centre for Disease Prevention and Control le varianti che arrivano dal Paese asiatico sono già in circolazione nel Vecchio Continente e non rappresentano un reale pericolo
Ancora contagi in Cina dopo la fine delle restrizioni. L’Unione Europea ha offerto gratuitamente a Pechino vaccini contro il Covid, adattati alle varianti, per aiutare il Paese a contenere l’epidemia in atto. L'iniziativa fa parte degli sforzi messi in campo della commissaria alla Salute, Stella Kyriakides, volti a frenare l’annunciata ondata di contagi che rischia di colpire il Vecchio Continente, in assenza di adeguate strategie. La replica di Pechino: "La Cina ha stabilito le più grandi linee di produzione al mondo di vaccini Covid con una capacità di produzione annuale di oltre 7 miliardi di dosi e una produzione annua di oltre 5,5 miliardi di dosi, che soddisfano le esigenze di garantire che tutte le persone idonee alla vaccinazione abbiano accesso ai vaccini Covid". In questo modo la portavoce del Ministero degli Esteri cinese, Mao Ning, ha risposto all'offerta di vaccini gratis avanzata dall’Unione Europea. La stessa fonte ha precisato che la situazione nel Paese è sotto controllo. Dalla Cina anche una mano tesa verso Bruxelles. Siamo pronti a lavorare con la comunità internazionale all’insegna della solidarietà, per affrontare la sfida in modo più efficace, ha sottolineato Mao Ning. Stiamo seguendo gli sviluppi in Cina e abbiamo sempre offerto supporto a Pechino come a qualsiasi altro Paese per aiutare ad affrontare il Covid 19, ha precisato un portavoce della Commissione Europea. Pechino, inoltre, ha condannato l'imposizione di test Covid da parte di una dozzina di Paesi ai viaggiatori provenienti dalla Cina, lanciando un avvertimento. La Cina potrebbe prendere contromisure basate sul principio di reciprocità, il ministero degli esteri ha bollato come inaccettabili le restrizioni rivolte esclusivamente ai viaggiatori cinesi, definite prive di base scientifica.
Rassicurazioni sui contagi in Europa
"Non si prevede che l'ondata di casi Covid in Cina influirà sulla situazione epidemiologica del Covid-19 nell'Unione Europea e nello Spazio Economico Europeo". Così si legge oggi in una nota dell'European Centre for Disease Prevention and Control. Le varianti che arrivano dalla Cina, ha spiegato l’organismo europeo, sono già in circolazione nell'Unione Europea e non rappresentano un pericolo per la risposta immunitaria dei cittadini che hanno livelli di vaccinazione relativamente elevati.