Convention repubblicana: Donald Trump accetta la candidatura del partito. Il discorso
19 luglio 2024, ore 10:00
Pathos, sangue e eroi poi i progetti del suo mandato: i racconti e i toni del discorso di Trump all'arena di Milwaukee con il pubblico in visibilio
IL DISCORSO
“I was not supposed to be here, tonight“, Non era scontato ci fossi ha detto Trump al discorso alla Convention repubblicana a Milwaukee dove, questa mattina, all’alba italiana, ha accetto la candidatura del partito repubblicano alle elezioni presidenziali. Ha usato espressioni piene di pathos, soprattutto mentre raccontava del tentato omicidio subito sabato scorso a Butler, in Pennsylvania.
L'ATTENTATO
Con tono messianico il tycoon ha detto di essersi sentito al sicuro in quel momento perché “Dio era dalla mia parte”. Trump non ha rinunciato a raccontare gli attimi drammatici vissuti durante il comizio, pur aggiungendo che lo avrebbe fatto per l’ultima volta, perché era “troppo doloroso parlarne”. Con l’orecchio destro ancora coperto da una vistosa benda, the Donald ha reso la narrazione di quelle ore concitate un racconto emozionale, intenso e pieno di eroi: i servizi di sicurezza che lo hanno protetto, l’onnipotente dalla sua parte, il coraggio di andare avanti per l’America. I sostenitori repubblicani erano visibilmente commossi. “La pallottola dell’assassino è arrivata a un centimetro dal togliermi la vita. C’era la musica, la campagna stava andando bene, ero sul palco e la gente mi stava sostenendo in modo pazzesco. Erano tutti felici, ho cominciato a parlare in modo potente” racconta Trump, e continua “a un certo punto sentito un suono vicino e ho avvertito davvero male al mio orecchio, mi sono detto, wow cos’è? Ho abbassato la mano ed era pieno di sangue”. Non dimentica di onorare la vittima dell’attentato, Corey Comperatore, e bacia l’elmetto dell’ex vigile del fuoco, ucciso da Thomas Mathew Crooks, lo sparatore di Butler. La platea è in visibilio e urla “fight, fight, fight” (combattere, combattere, combattere): le parole che il candidato ha gridato dopo l’attentato, mentre sul maxi schermo scorrono le immagini di quel sabato. Il grafico sull’immigrazione che avrebbe dovuto mostrare al comizio in Pennsylvania e per il quale si è voltato alla sua destra, schivando il proiettile, è stato illustrato durante la convention: il tycoon snocciola numeri a suo dire eccezionali rispetto agli ingressi dei migranti dal confine sud, grazie alle sue politiche di contenimento durante la sua presidenza.
I PROGETTI
Poi, con toni insolitamente pacati, ha invitato all’unità nazionale, ha dichiarato “Mi candido ad essere presidente per tutta l’America, non per metà dell’America, perché non c’è vittoria nel vincere per metà dell’America“. Durante il discorso, durato un’ora e mezza, Trump ha asserito che riporterà la pace negli Stati Uniti e nel mondo, ha parlato di inflazione, ha criticato i media, il sistema giudiziario, evitando termini eccessivi o offensivi. Ha nominato una sola volta Biden per definirlo “il peggiore presidente di tutti i tempi” e dopo aver definito la ex speaker della camera Nancy Pelosi “una pazza”, ha ripreso il messaggio di unità ricordando di essere in quell’arena per presentare una visione per l’intera nazione. Il comizio ricalca l’incitazione a combattere dell’attentato: “vinceremo, vinceremo, vinceremo” urlano gli astanti, mentre risuonano le note di nessun dorma di Pavarotti e Melania Ivanka e tutta la famiglia lo circondano sul palco.