Cop28, la presidente del Consiglio Meloni, "serve una svolta ecologica non ideologica"
02 dicembre 2023, ore 11:52
Nel suo discorso alla plenaria del vertice sul clima di Dubai, la premier ha sottolineato come la sostenibilità ambientale non possa compromettere la sfera economica e sociale. Nel corso dei lavori è stato letto anche il messaggio di Papa Francesco: "l'ora è urgente, bisogna fermare il delirio di onnipotenza"
“Serve una sostenibilità ambientale che non comprometta la sfera economica e sociale, una transizione ecologica non ideologica”. Sono le parole della presidente del consiglio Giorgia Meloni che questa mattina ha tenuto il suo intervento alla plenaria della Cop28, la conferenza sul clima dell'Onu in corso all’Expo city di Dubai, negli Emirati Arabi Uniti. Secondo la premier, “l'Italia sta facendo la sua parte nel processo di decarbonizzazione in modo pragmatico con un approccio" che rispetta la neutralità tecnologica "libero da radicalismo”. "E' un momento chiave del nostro sforzo di contenere le temperature entro 1,5 gradi – ha aggiunto Meloni - anche se ci sono ragioni per essere ottimisti l'obiettivo è lontano, la Cop28 deve essere una svolta. Ci viene chiesto di fissare una chiara direzione e agire in modo ragionevole ma concreto”.
L’Italia e l’Africa
La premier è tornata anche a occuparsi del Fondo italiano per il clima che l’Italia intende destinare al continente africano, “non però attraverso un approccio caritativo”. “L'Africa non ha bisogno di carità. Ha bisogno di essere messa in condizione di competere ad armi pari, per crescere e prosperare grazie alla moltitudine di risorse che il continente possiede. Una cooperazione tra pari, rifiutando approcci paternalistici e predatori”.
La frase di Warren Buffet
Nel chiudere il suo discorso, la presidente del consiglio ha citato una frase di Warren Buffet: Siamo consapevoli che molti sforzi che stiamo facendo daranno risultati quando noi non avremo più ruoli di responsabilità. Siamo qui non per noi stessi ma per coloro che verranno dopo di noi e questo definisce il valore della nostra leadership. Qualcuno oggi è seduto all'ombra perché qualcun altro ha piantato un albero molto tempo fa”.
Papa Francesco
Parole molto nette sui cambiamenti climatici sono arrivate anche da Papa Francesco, assente per le conseguenze dell’influenza che lo ha colpito nei giorni scorsi. Il suo messaggio è stato letto dal cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano. “Purtroppo non posso essere insieme a voi, come avrei desiderato, ma sono con voi perché l'ora è urgente. Sono con voi perché, ora come mai, il futuro di tutti dipende dal presente che scegliamo. Sono con voi perché la devastazione del creato è un'offesa a Dio, un peccato non solo personale ma strutturale che si riversa sull'essere umano, soprattutto sui più deboli, un grave pericolo che incombe su ciascuno e che rischia di scatenare un conflitto tra le generazioni”. "È acclarato che i cambiamenti climatici in atto derivano dal surriscaldamento del pianeta, causato principalmente dall'aumento dei gas serra nell'atmosfera, provocato a sua volta dall'attività umana, che negli ultimi decenni è diventata insostenibile per l'ecosistema”, ha aggiunto il Pontefice richiamando tutti alla necessità di fermare questo “delirio di onnipotenza”. Poi il monito ai potenti del mondo: 'Qui si tratta di non rimandare più, di attuare, non solo di auspicare, il bene dei vostri figli, dei vostri cittadini, dei vostri Paesi, del nostro mondo. Siate voi gli artefici di una politica che dia risposte concrete e coese, dimostrando la nobiltà del ruolo che ricoprite, la dignità del servizio che svolgete. Perché a questo serve il potere, a servire.”