COPPA ITALIA, TRIONFA L’INTER, 4-2 ALLA JUVENTUS CHE CHIUDE LA STAGIONE A ZERO TITOLI

COPPA ITALIA, TRIONFA L’INTER, 4-2 ALLA JUVENTUS CHE CHIUDE LA STAGIONE A ZERO TITOLI

COPPA ITALIA, TRIONFA L’INTER, 4-2 ALLA JUVENTUS CHE CHIUDE LA STAGIONE A ZERO TITOLI


Festeggia l’Inter, gara pirotecnica all’Olimpico. A segno Barella Alex Sandro Vlahovic, Calhanoglu; poi doppietta di Perisic nei supplementari

E’ stata l’Inter ad alzare la coppa Italia nel cielo di Roma. Battuta la Juventus, che dopo dieci anni si avvia a chiudere la stagione senza aver conquistato nemmeno un trofeo. Come in Supercoppa, sono serviti i tempi supplementari. E’ stata una partita emozionante, con tanti ribaltamenti. Era partita bene l’Inter, la Juventus si era ripresa alla grande e aveva sorpassato. I nerazzurri hanno riacciuffato il pareggio e nell’over time Perisic è salito in cattedra con una doppietta.

INTER SUBITO AVANTI

Massimiliano Allegri ha presentato la Juventus che tutti si aspettavano: con il partente Dybala in attacco al fianco di Vlahovic e con Cuadrado e Bernardeschi pronti a innescarli. Simone Inzaghi ha invece regalato un paio di sorprese: rimandato il rientro di Bastoni, al suo posto D’Ambrosio; e Darmian preferito a Dumfries. Confermata invece la coppia d’attacco Dzeko-Lautaro Martinez. Pronti via e l’Inter va in vantaggio, dopo sei minuti gol di Barella, con un gran tiro dal limite. La Juve ci mette un po’ a reagire, poi però lo fa in modo veemente: cinque occasioni in sei minuti appena prima della mezzora: si comincia con un rasoterra di Dybala bloccato da Handanovic. Poi seguono un diagonale di Vlahovic fuori di poco, un tiro di Bernardeschi deviato da Brozovic in corner, sul calcio d’angolo Handanovic alza un colpo di testa di De Ligt, poi c’è anche un tiro da centro area di Dybala finito fuori di poco. Uscita indenne dai sei minuti di burrasca, l’Inter ha ripreso il filo della partita e ha riportato il match sui binari dell’equilibrio. Il pareggio all’intervallo avrebbe meglio fotografato lo stato delle cose. L’infortunio di Danilo ha fornito ad Allegri l’occasione per inserire Morata ed elevare il tasso offensivo.

RIBALTONE JUVE, RISPOSTA INTER

Ciò che ha seminato nel primo tempo, la Juventus lo ha raccolto a inizio ripresa. Due gol in due minuti e mezzo: il pareggio lo firma Alex Sandro con un tiro sporco non trattenuto da Handanovic, il sorpasso è opera di Vlahovic: lanciato in contropiede solitario, si fa respingere la prima conclusione dal portiere inteista, ma mette in rete il tap in. Simone Inzaghi inserisce Correa, Dumfries e Di Marco, Allegri risponde con Bonucci e Locatelli. L’Inter alza il baricentro, ma fatica a creare pericoli. Poi al 33esimo Lautaro, fin lì un fantasma come Dzeko, viene atterrato nell’area piccola. Il rigore di Cahlanoglu è perfetto, potente e preciso: 2-2 a dieci minuti dal novantesimo. L’inerzia spinge un po’ di più i nerazzurri, ma di occasioni non ce ne sono e si va ai supplementari.

SUPPLEMENTARI CON IL BOTTO

A volte i tempi supplementari sono una lunga attesa dei calci di rigore. Ma l’Inter stavolta non era d’accordo. Come aveva fatto la Juve a inizio ripresa, la squadra di Simone Inzaghi ha dato una forte doppia scossa in tre minuti. E il protagonista è stato Ivan Perisic, autore di una doppietta. Primo gol su rigore, individuato dal VAR, seconda perla con un tiro dal limite. Sono seguiti momenti di nervosismo, con Allegri espulso. Nel secondo tempo supplementari i nerazzurri hanno congelato la partita e non hanno corso più rischi. E Simone Inzaghi ha potuto esultare. Probabilmente i nerazzurri non vinceranno il campionato, ma questa per loro è una notte di festa. Come premio di consolazione non è male.



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