26 luglio 2021, ore 19:59 , agg. alle 11:58
Bruxelles vuole sapere come vengono recepite le norme relative all'esercizio del diritto d'autore, in particolare per talune trasmissioni online televisive e radiofoniche
È partito in queste ore il pressing dell’Ue sulla direttiva europea sul copyright. La Commissione europea ha deciso di avviare nei confronti di una ventina di Stati membri, tra cui l'Italia, delle procedure di infrazione inviando lettere di costituzione in mora.
Bruxelles ha concesso due mesi di tempo ai paesi per rispondere alle sue sollecitazioni
In particolare e’ stato chiesto ad Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Grecia, Spagna, Finlandia, Francia, Croazia, Irlanda, Italia, Lituania, Lussemburgo, Lettonia, Polonia, Portogallo, Romania, Svezia, Slovenia e Slovacchia di comunicare informazioni sul modo in cui le norme incluse nella direttiva sul diritto d'autore nel mercato unico digitale (direttiva 2019/790/UE) vengono recepite nel diritto nazionale. La Commissione Europea ha anche chiesto agli stessi paesi come viene recepita nel loro diritto nazionale la direttiva 2019/789/UE, quella che stabilisce norme relative all'esercizio del diritto d'autore e dei diritti connessi applicabili a talune trasmissioni online degli organismi di diffusione radiotelevisiva e ritrasmissioni di programmi televisivi e radiofonici. Nella nota diffusa da Palazzo Berlaymont si precisa che "poiché gli Stati membri di cui sopra non hanno comunicato le misure nazionali di recepimento o lo hanno fatto solo parzialmente, la Commissione ha deciso in questi giorni di avviare le procedure di infrazione inviando lunedì le lettere di costituzione in mora.
Il diritto d’autore si modernizza, inciderà soprattutto sul digitale
Le due direttive mirano a modernizzare le norme dell'Ue sul diritto d'autore e a consentire a consumatori e creatori di sfruttare al meglio il mondo digitale. Rafforzano la posizione delle industrie creative, consentono un maggiore utilizzo del digitale nelle aree centrali della società e facilitano la distribuzione di programmi radiofonici e televisivi in tutta l'Unione europea". Il termine per il recepimento di tali direttive nella legislazione nazionale era il 7 giugno 2021. La scadenza che Bruxelles si è fissata lunedì 26 luglio, è di 60 giorni. In assenza di risposta soddisfacente, la Commissione può decidere di emettere pareri motivati.
L’Italia si dice pronta
Fonti governative italiane hanno fatto sapere che la bozza sul copyright è pressoché pronta e che è stata inviata agli stakeholders (tutti i soggetti interessati) .Inoltre il testo è stato oggetto recentemente di una serie accurata di audizioni con tutte le categorie del settore interessate.