Coronavirus, impennata di casi in Francia, allarme in Spagna, record di nuovi positivi da aprile in Germania
19 settembre 2020, ore 17:00
In Gran Bretagna il nuovo lockdown riguarda dieci milioni di persone, in Israele è lockdown totale
L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha lanciato un allarme che riguarda l'Europa. I casi settimanali nel continente hanno superato quelli segnalati a marzo, quando la pandemia ha raggiunto per la prima volta il picco.
In Gran Bretagna il timore di un nuovo lockdown nazionale
Il Regno Unito non esclude una nuova chiusura a tappeto dopo che i casi hanno raggiunto i cinquemila al giorno con un aumento del 32% in una sola settimana. Da due giorni è stata ridotta la mobilità di 10 milioni di persone, soprattutto nella zona del Nord-Est del Paese. Secondo il ministro della Sanità, Matt Hancock, la decisione è l'ultima linea di difesa prima di un lockdown nazionale. "Un'ipotesi che dobbiamo scongiurare - ha aggiunto il ministro - ma che saremo pronti ad attuare se necessario".
Situazione difficile in Francia
La Francia deve affrontare una pesante diffusione del virus. In un solo giorno i contagi hanno superato quota tredicimila e 123 persone sono morte. Nel Paese ci sono tanti nuovi mini focolai. La situazione preoccupa l'Eliseo, anche se il presidente Macron, nelle scorse settimane, aveva escluso un nuovo lockdown totale. "Abbiamo una sola cosa da fare - ha detto Macron - batterci, batterci, batterci". A Parigi, dal 21 settembre al 4 ottobre, è stata chiusa una delle università simbolo della capitale, Sciences Po, celebre scuola di Scienze Politiche e Affari Internazionali. Nel campus sono stati trovati 40 positivi.
Massima allerta in Germania
La Germania, nelle ultime 24 ore, ha fatto registrare il più alto numero di nuovi casi di coronavirus dallo scorso 24 aprile con 2.297 infezioni. I dati sono stati resi noti dall'Istituto di sorveglianza epidemiologica Robert Koch. I due laender più colpiti sono il Nord Reno Westfalia e la Baviera. Il Paese però esegue, rispetto ad aprile, almeno il doppio dei test. Resta comunque alta l'attenzione sull'incremento.
In Spagna preoccupa l'economia
In Spagna, nelle ultime settimane, sono morte in media 60 persone al giorno per coronavirus. La zona più in allarme è quella di Madrid. La presidente della Comunità della capitale ha detto che va evitato il lockdown con conseguente disastro economico. Il governo regionale ha creato 37 zone rosse, che ospitano 850mila persone. Non si entra e non si esce, se non per motivi di lavoro o di estrema necessità. Fuori dall'ospedale di Madrid sono tornate le tende di emergenza.
Nuove strette in Danimarca e Islanda
Nuovi provvedimenti in Danimarca, dove fino al 4 ottobre bar e ristoranti verranno chiusi alle 22 e i clienti dovranno indossare la mascherina fino a quando non si saranno seduti. Il tetto massimo per le riunioni è stato ridotto a 50 persone con eccezione per luoghi con grande capienza, come gli stadi. In Islanda, bar e discoteche chiusi nella capitale Reykjavik, che ha registrato un aumento dei contagi. "E' importante reagire il più rapidamente possibile con misure mirate per prevenire un'epidemia generalizzata" - ha detto il capo epidemiologo Gudnason.
In Israele prime 24 ore di lockdown totale
Il governo di Tel Aviv è stato il primo Paese al mondo a decidere un nuovo lockdown totale. Il provvedimento, durerà tre settimane, ma potrà essere prorogato. Chiuse scuole, negozi non essenziali e tutti i luoghi ricreativi. Non ci si può allontanare per più di un chilometro da casa, tranne per lavoro o per emergenza. Vietate anche le spiagge. In sinagoga i fedeli sono divisi da capsule di plastica.