Aziende, uffici, negozi chiusi, addio alle cene e alle feste aziendali di Natale con i colleghi a causa del Covid. Ma il Gran Bretagna, quest'anno gli eventi diventano virtuali grazie ai servizi di videoconferenza. Il tanto atteso vaccino contro il coronavirus non sarà il regalo di Natale per l'umanità, ma le aziende britanniche per far sentire meno sole le persone costrette a fare smart working, hanno pensato, o meglio, hanno investito in eventi e attività digitali coinvolgendo i dipendenti. Ed ecco spuntare seminari e spettacoli dal vivo, scuole di cucina e altri eventi pianificati virtualmente per il personale con l'obiettivo dichiarato di alleviare il morale di quei lavoratori che non potendo incontrare i colleghi si sentono isolati nelle loro case.
Il locale virtuale
E così in Gran Bretagna con il Covid spuntano anche nuove opportunità di lavoro. Un importante organizzatore di eventi in grandi sedi si è trasformato passando alle feste virtuali per allietare il Natale dei dipendenti delle aziende che lo richiederanno. La società ha pensato a tutto. I clienti per accedere dovranno avere l'invito. Un “buttafuori” online darà il lasciapassare per entrare nelle altre stanze del programma. A lui sarà dato il compito di controllare l'abbigliamento del cliente. Se non sarà vestito come richiesto non potrà continuare la sua esperienza. Ma non è tutto. Chiuse discoteche, teatri o cinema. Arriva il pacchetto con più di trenta stanze virtuali tra cui scegliere la festa aziendale di Natale: dal burlesque alle piste da ballo. E gli ospiti, dal comodo divano di casa possono spostarsi tra le stanze utilizzando una mappa della festa cliccabile che comprende anche le aree fumatori. L'Idea ha permesso a questa azienda di tornare ad assumere personale dopo un periodo di crisi.
Misteriosi omicidi virtuali
Un'altra importante società britannica si è invece concentrata sul genere delle feste con misteriosi omicidi virtuali. Collegati in vidoeconferenza, con un attore, i colleghi di lavoro dovranno risolvere un giallo. Secondo i responsabili di questa società, questo tipo di esperienza collettiva aiuta a mantenere vivo e vegeto un team di lavoro e permette loro di interagire anche se fuori dalla normale sede dell'azienda per cui prestano servizio.
Cibo e bevande
Certo, l'orario di lavoro contempla anche la pausa pranzo, momento ideale per staccare la mente dalle pratiche d'ufficio e socializzare un po' e i pranzi di lavoro. Le chiusure imposte dal coronavirus impediscono questi momenti conviviali. Ma la cultura del pranzo di lavoro continua, con molti chef e ristoratori che si sono spostati verso asporto e consegne. E si mangia in videoconferenza. Così come se i partecipanti fossero raggruppati in una mensa comune. La crisi generata dal coronavirus ha coinvolto anche le società di catering britanniche. Qualcuna si è reinventata e, con precisi accordi con le aziende, consegna cibo per il personale che lavora da casa e ha lanciato un pacchetto di tre portate "Dining Home For Christmas" per i suoi clienti. Altre offrono pacchetti di eventi di cucina dal vivo con chef professionisti. In Gran Bretagna non sono rimasti con le mani in mano, ma si sono organizzati pensando al peggio. Ecco spuntare società che offrono laboratori interattivi, seminari in videoconferenza per la miscelazione di cocktail, la creazione di ghirlande, fino ai trattamenti di bellezza. E c'è chi pensa in grande e cerca di riunire, in una sola cena aziendale virtuale i colleghi di tutte le sedi europee della stessa azienda per godersi insieme la loro festa di Natale.
Intrattenimento dal vivo
Addio ai concerti nei grandi o piccoli spazi, arriva, per Natale anche la musica dal vivo per le aziende. Eventi live privati vengono organizzati da musicisti, cantanti, ma anche da cabarettisti ed attori per chi ne farà richiesta. La più popolare in questi mesi è l'esperienza Zoom Bomb, in cui i musicisti appaiono tramite una videochiamata che sorprende i dipendenti con la loro canzone preferita.