Coronavirus, italiani di Wuhan tornano a casa, finisce un incubo

Coronavirus, italiani di Wuhan tornano a casa, finisce un incubo

Coronavirus, italiani di Wuhan tornano a casa, finisce un incubo


30 gennaio 2020, ore 10:00

Nel frattempo le vittime sono salite a 170, mentre le persone infettate sono circa 7.700

È prevista per oggi la partenza del volo che dovrà rimpatriare circa una sessantina di italiani sui 70 che si trovano a Wuhan, in Cina, epicentro del coronavirus. L'orario del volo, riferiscono fonti diplomatiche, non è ancora stato fissato, in attesa del via libera definitivo dalle autorità cinesi. Ieri, in riferimento al rimpatrio dei cittadini italiani, il capo dell'Unità di crisi della Farnesina, Stefano Verrecchia aveva assicurato che "il nostro interesse è di farli tornare il prima possibile per far cessare questa situazione complessa per i nostri connazionali". Secondo quanto riporta, in una nota, l'Unità di Crisi della Farnesina, il velivolo raggiungerà direttamente l'aeroporto di Wuhan con a bordo personale medico specializzato, infermieri e adeguato equipaggiamento sanitario per garantire un trasporto sicuro. All'arrivo in Italia, i connazionali seguiranno un protocollo sanitario definito dal ministero della Salute. Nel frattempo la provincia dell'Hubei, epicentro del coronavirus 2019-nCoV, ha confermato 4.586 casi d'infezione, coi decessi saliti a 162 sui 170 totali registrati in Cina. Dai dati aggiornati della Commissione sanitaria provinciale emerge che i ricoverati sono 4.334: le condizioni di 711 di loro sono definite gravi, quelle di altri 277 invece sono critiche. Soltanto ieri i nuovi casi accertati sono stati 1.032 e le morti 37. Nella capitale Wuhan, focolaio dell'epidemia, i nuovi casi sono stati 356 con altri 25 decessi.

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