Coronavirus, la Cina vieta temporaneamente il commercio di animali selvatici
Coronavirus, la Cina vieta temporaneamente il commercio di animali selvatici
26 gennaio 2020, ore 11:00
Il divieto sarà in vigore "fino alla fine della situazione epidemica nazionale"
La Cina ha annunciato un divieto temporaneo al commercio di animali selvatici, mentre il Paese lotta per contenere l'epidemia di coronavirus che si ritiene sia stato generato in un mercato che vendeva proprio animali selvatici come cibo. L'allevamento, il trasporto o la vendita di tutte le specie di animali selvatici è vietato "dalla data dell'annuncio fino alla fine della situazione epidemica nazionale", si legge in una direttiva congiunta di tre agenzie di alto livello, tra cui il ministero dell'Agricoltura. La città cinese di Shantou ha ribaltato stamani un precedente annuncio in cui le autorità affermavano che sarebbe stata isolata come parte degli sforzi per controllare la diffusione del virus. Le autorità adesso precisano che il trasporto pubblico sarà temporaneamente sospeso, ma che "non sarà limitato l'accesso dei veicoli" o delle persone. Vietati gli autobus a lunga percorrenza anche a Xi'an, città con dieci milioni di abitanti, e nella provincia di Shandong. Stesso divieto è già stato annunciato da Pechino e Tianjin.