06 marzo 2020, ore 10:37
Primo decesso a Roma, si tratta di una paziente cardiopatica
Continua l’emergenza coronavirus in Italia. Mentre il presidente della Repubblica Sergio Mattarella cerca di rassicurare gli italiani facendo appello a rispettare le nuove regole dichiarate dal governo, si susseguono i casi di contagio. Nel nostro Paese sono 3.296 i positivi con un incremento di 590 persone e 148 le vittime, mentre i guariti sono 414.
Primo caso di positività in Vaticano
È stato segnalato il primo caso positivo di coronavirus in Vaticano. "Questa mattina sono stati temporaneamente sospesi tutti i servizi ambulatoriali della Direzione Sanità e Igiene dello Stato della Città del Vaticano per poter sanificare gli ambienti a seguito di una positività al Covid-19 riscontrata ieri in un paziente. Rimane però in funzione il presidio di Pronto Soccorso. La Direzione Sanità e Igiene sta provvedendo ad informare le competenti autorità italiane e nel frattempo sono stati avviati i protocolli sanitari previsti". È quanto ha riferito il portavoce vaticano, Matteo Bruni.
Bambini contagiati in Toscana, subito ricoverati
In Toscana anche una bambina di un mese e mezzo è tra i nuovi casi positivi al coronavirus. Proveniente da Massa, la neonata è stata ricoverata all’ospedale di Firenze, dove è stato predisposto per lei un percorso protetto. Era stato registrato tra i nuovi casi, inoltre, quello di un neonato di tre mesi di Chiusi, in provincia di Siena. Altri due bambini di 10 e 11 anni, invece, sono risultati positivi nei giorni scorsi sempre nella regione. In totale i casi positivi finora segnalati in Toscana sono 62. Sette sono quelli in terapia intensiva: tre a Firenze, uno a Livorno, uno ad Arezzo e due a Lucca e provincia.
Primo decesso a Roma, è una paziente cardiopatica
Una paziente cardiopatica, risultata positiva al coronavirus, è morta all’ospedale San Giovanni di Roma. Si tratta del primo decesso nella Capitale. “Stante il complesso quadro clinico è possibile affermare che la donna sia deceduta ‘con’ il coronavirus e non a causa dello stesso”, ha precisato l’ospedale.
Bloccate le attività ambulatoriali
L’assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera ha affermato: "Abbiamo bloccato le attività ambulatoriali da lunedì prossimo, ma ormai da 10 giorni abbiamo ridotto le attività chirurgiche programmate". "Stiamo recuperando nelle sale operatorie nuovi posti di terapia intensiva, proprio perché nel giro di pochi giorni i pazienti che sono in terapia intensiva sono aumentati a dismisura: se giovedì scorso eravamo a 50 ora siamo a 244", ha continuato. "È una corsa contro il tempo che facciamo quotidianamente a dedicare posti di terapia intensiva ai pazienti coronavirus. Ne abbiamo già aperti 150", ha inoltre aggiunto. La sospensione delle attività ambulatoriali negli ospedali annunciata ieri dalla Regione Lombardia riguarda le prestazioni non urgenti e differibili.
Apertura zona rossa Codogno
Per quanto riguarda la possibile riapertura da lunedì della zona rossa intorno a Codogno, dove si è sviluppato il focolaio lombardo di coronavirus, l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera ha dichiarato: "Sabato ci confronteremo con il Governo e poi capiremo". "Certo, prorogare per un'altra settimana sarebbe una misura molto forte per quel territorio - ha aggiunto - quindi capiremo se continuarla, mitigarla o se invece passare a una fase diversa". Per quanto riguarda, invece, l’apertura di una nuova zona rossa nei comuni Alzano e Nembro, nella bergamasca, Gallera ha ribadito che la Regione sta attendendo "le valutazioni dell'Istituto Superiore di Sanità e del comitato tecnico. A noi risulta che ci sarebbe un orientamento in tal senso. Attendiamo però le decisioni del Governo".