Coronavirus, Russia: l'economia verso una crisi gravissima a causa del Coronavirus

Coronavirus, Russia: l'economia verso una crisi gravissima a causa del Coronavirus

Coronavirus, Russia: l'economia verso una crisi gravissima a causa del Coronavirus


08 maggio 2020, ore 14:00

Il Presidente della Federazione russa, al potere dal 1999, ha perso consenso nel corso dell’emergenza coronavirus

Il sondaggio del Levada Centre

In questo periodo, Vladimir Putin, si sta trovando a dover fronteggiare l’emergenza sanitaria causata dalla diffusione del coronavirus, una delle sfide più grandi dei suoi anni di carriera politica. Il Presidente della Federazione Russa, nel corso del mese di aprile, ha perso una buona percentuale del suo voto di approvazione: dal 63% del mese di marzo, si è registrato un calo al 59% nel mese di aprile, secondo un sondaggio condotto dal centro indipendente Levada Centre, bollato come agente straniero, in Russia, su un campione di 1.608 adulti russi. Il sondaggio, come spiegato da Denis Volkov, vicedirettore di Levada, è stato svolto per telefono, pertanto i risultati potrebbero essere stati influenzati da questa nuova metodologia, più riservata rispetto ad un faccia a faccia. Proprio per questo motivo, Volkov non ritiene i risultati affidabili al 100%: un sondaggio statale VTsIOM, per esempio, ha calcolato un rating di fiducia per Putin pari al 69,8% nel mese di aprile. Il rating di approvazione di Putin, a gennaio, era pari al 68%, mentre a febbraio era pari al 69%. Il voto di approvazione raggiunto nel mese di aprile, pari al 59%, dunque, è il più basso da quando Putin è salito al potere nel 1999. 

La Banca Centrale di Mosca: “è probabile che l’economia della Federazione Russa andrà incontro a una recessione nel corso del 2020” 

Il coronavirus, in Russia, non si ferma: per ora si sono registrati 177.160 casi positivi, 1.625 morti e 23.803 guariti. Questo nemico invisibile sta causando numerosi problemi di tipo economico e sociale a Vladimir Putin: mentre il numero dei casi sta continuando ad aumentare bruscamente in Russia, i prezzi del petrolio continuano a rimanere bassi e l’economia non sembra essere momentaneamente in grado di risalire. Quest’ultima è legata alla crisi del petrolio dovuta al crollo della domanda nel corso dell’emergenza: gli acquirenti abituali del greggio russo hanno riempito i loro depositi e non necessitano, al momento, di acquistare ulteriormente. In questo momento, dunque, sarebbe necessario interrompere l’attività di pompaggio che resta attiva solamente visti i costi elevati che implicherebbe un suo futuro riavvio. La Banca Centrale di Mosca ha dichiarato che, molto probabilmente, si avrà una recessione economica, all’interno del Paese, nel corso del 2020, causata non solo dal petrolio ma anche dalla riduzione di richiesta di gas da parte dell’Occidente: le fabbriche tedesche e polacche sono al momento ferme, vi è minore domanda di energia e quindi minore vendita di gas russo. 

Russia: il Giorno della Vittoria e il referendum costituzionale

Il 9 maggio si sarebbe dovuto festeggiare il Giorno della Vittoria in Piazza Rossa: Putin aveva invitato Emmanuel Macron, Presidente della Repubblica francese e Xi Jinping, Presidente della Repubblica popolare cinese, a prendere parte alla cerimonia per onorare il 75esimo anniversario dalla sconfitta della Germania nazista, ma lacerimonia è stata annullata. Il coronavirus, inoltre, ha portato alla posticipazione del referendum, richiesto da Putin a gennaio e previsto per il 22 aprile, per modificare la Costituzione russa e ripristinare la durata del mandato del Presidente: in caso di esito positivo, potrebbe restere in carica fino al 2036.


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