Corrado Guzzanti con Dov'è Mario? tra thriller e ironia

Corrado Guzzanti con "Dov'è Mario?" tra thriller e ironia

Corrado Guzzanti con "Dov'è Mario?" tra thriller e ironia


18 maggio 2016, ore 18:04

Nuovo appuntamento su Sky Atlantic con l'attore alle prese con una nuova produzione di quattro episodi

Torna in tv Corrado Guzzanti con un nuovo progetto, dopo tre anni di assenza dal piccolo schermo, dove, sempre per Sky, con Aniene e Aniene 2 aveva vestito i panni di un improbabile semidio romanesco. Guzzanti ha presentato una serie in 4 episodi, "Dov'è Mario?", prodotta per Sky da Wildside di Lorenzo Mieli e Mario Gianani, scritta dallo stesso Guzzanti con Mattia Torre e diretta da Edoardo Gabbriellini. Per la prima volta Corrado Guzzanti si misura, come artista, con un esperimento televisivo che mescola sit com e fiction, satira e tensione. "Dov’è Mario?", in onda da mercoledì 25 maggio alle 21.10 su Sky Atlantic HD (e il primo episodio anche su Sky Uno e TV8), è un thriller comico che ruota intorno a una figura, Mario Bambea, e al suo ingombrante alter ego, entrambi interpretati da Guzzanti, risultato di un curioso sdoppiamento.
Bambea è un fine intellettuale progressista che rimane vittima di un incidente stradale, entra in coma e, quando si sveglia, scopre di essere diventato un verace comico romano, che si farà chiamare Bizio, e che inizierà una fulminante carriera in un esilarante e triviale sottobosco di comici di avanspettacolo.

Dapprima la trasformazione non è così lampante, e i pochi volgari guizzi che sorprendono amici e parenti vengono ricondotti alle conseguenze del trauma. Ma poi, lentamente, inizia a manifestarsi una vera e propria lacerazione tra il Bambea intellettuale e il nuovo Bizio, comico e carnale, volgarissimo, insofferente alla cultura e desideroso di vivere, di divertire e divertirsi, di mangiare e di soddisfare appetiti sessuali.

Così Bambea diventa simbolo di una nuova Italia, che agogna ad “andare avanti” ma non sa in quale direzione, e che di fatto è sempre più spaccata tra la grande massa e una minuscola elite che inorridisce al suo cospetto.