Corruzione, sottosegretario Siri indagato

Corruzione, sottosegretario Siri indagato

Corruzione, sottosegretario Siri indagato


18 aprile 2019, ore 09:07

Secondo l'accusa, il leghista avrebbe ricevuto denaro per modificare norma da inserire nel Def 2018

Il sottosegretario ai Trasporti ed esponente della Lega Armando Siri è indagato per corruzione dalla Procura di Roma nell'ambito di un'inchiesta nata a Palermo. Siri, tramite Paolo Arata, ex deputato di Forza Italia responsabile del programma della Lega sull'Ambiente, secondo l'accusa, avrebbe ricevuto denaro per modificare un norma da inserire nel Def 2018 che avrebbe favorito l'erogazione di contributi per le imprese che operano nelle energie rinnovabili. Norma mai approvata, però. Nell'inchiesta romana è coinvolto anche Arata, che risponde di concorso in corruzione. Il professore è indagato anche a Palermo nel filone principale dell'inchiesta per corruzione intestazione fittizia di beni: secondo i pm siciliani sarebbe stato in affari con l'imprenditore dell'eolico Vito Nicastri, tra i finanziatori della latitanza del boss Matteo Messina Denaro. Per i magistrati, Siri non sarebbe stato, però, a conoscenza dei legami tra l'imprenditore mafioso e l'ex parlamentare. Interpellato da AdnKronos, il sottosegretario ha dichiarato di non aver ancora ricevuto l'avviso di garanzia e ha commentato così la notizia: "Io indagato? Non ne sono niente, non so se ridere o piangere. Io non mi sono mai occupato di eolico in tutta la mia vita. Sono senza parole. Non so assolutamente chi sia questo imprenditore coinvolto (Vito Nicastri ndr), non mi sono mai occupato di energia e non davvero chi sia questa persona, credo che si tratti di un errore di persona. Non so proprio di cosa si tratti. Io sono qua a disposizione e non ho nessun problema. Comunque sono davvero allibito.Chiederò di essere sentito, devo leggere queste carte e chiamare un avvocato. Dovrò attrezzarmi e vedere cosa succede".

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