Cosmo, Dopo un anno intenso a lavoro sul nuovo album
21 giugno 2017, ore 09:35 , agg. alle 10:23
Questa sera a Roma l'unica data estiva dell'artista piemontese, che porterà live per la prima volta il nuovo singolo 'Sei la mia città'.
I miei amici viaggiano relativamente poco – ahiloro – e figurarsi se quelle poche volte si preoccupano di mandare una cartolina; voglio dire, chi manda cartoline nel 2017? Capirete lo stupore, qualche settimana fa, nel trovarne una tra la posta: SALUTI DA IVREA, anzi #cartolinedalcosmo, con tanto di firma e cuoricino, operazione semplice ed efficace per il lancio di ‘Sei la mia città’, ultimo singolo di Cosmo e ponte tra il periodo boom dell’album“L’ultima festa” e quel che sarà. Una dichiarazione d’amore ideale e utilizzabile da tutti a un punto fermo, un punto di ritorno, che sia la propria donna (o uomo), la famiglia, o proprio la città dove rifugiarsi dopo aver macinato Km da un palco ad un altro. Il lungo peregrinare di Cosmo si concluderà temporaneamente questa sera in Piazza Farnese a Roma dove riverserà adrenalina in uno show gratuito per il Festival della Musica Europea – per l’occasione sul palco anche gli interessanti francesi La Femme.
Il percorso discografico di Marco Jacopo Bianchi/Cosmo inizia a Ivrea circa 10 anni fa come voce dei Drink To Me, prima dell’esordio solista nel 2013 con l’album “Disordine” e, infine, il successo di “L’ultima festa” nel 2016, album che in qualche modo è riuscito a prendere il meglio del pop italiano, frullarlo con la musica da club, e portarlo in pista al ritmo di brani come ‘L’ultima festa’ e ‘ Le Voci’. Abbiamo raggiunto telefonicamente Cosmo per farci raccontare questa fase di passaggio tra un anno fantastico, che lo ha imposto definitivamente tra i nomi più 'pesanti' della pattuglia di artisti che dall'underground si è affacciata senza timore sull'oceano della popolarità, e un futuro che parte da 'Sei la mia città'.
“Non è un caso che mi sia venuto un pezzo in cui si parla di tornare a casa e di viaggiare. Ho sempre fatto tour da una settantina di date all’anno, nell’ultimo addirittura novanta e poi, in tutto questo turbinìo, è stato un anno intenso e di crescita rapida.” – racconta a RTL.it Cosmo – “ Il pezzo è dedicato a una persona e alla casa, anche se mi rendo conto che sia stato molto più virato verso la città. Ho fatto una metafora, ma mi piace anche questa cosa, perché in effetti ho voglia di organizzare cose nella mia città, tirare su delle situazioni che prima pensavo impensabili, vorrei creare qualcosa lì”. Un anno intenso davvero per Cosmo, che con "L'ultima festa" è riuscito a raggiungere la maturità e a mettere a fuoco il passaggio da cantato in inglese ad italiano iniziato sul disco precedente, divertimento allo stremo e un pizzico di malinconia, riversando muscoli e sudore in uno scatto al 90°. “Dopo tanti anni di sbattimenti ero arrivato un po’ al classico momento da ‘o la va o la spacca’ e per me questo ultimo anno è stato un nuovo inizio. Ho fatto l’album con la massima serenità e tranquillità, consapevole che se fosse andata bene avrei continuato a fare musica in questo modo ,come sto facendo ora , se fosse andata male avrei mantenuto la musica come un’attività secondaria rispetto ad altri lavori. Nel fare ‘L’ultima festa’ ho scoperto che mi piace lavorare a casa - ero sempre andato in studio - ma ho preso coraggio per farlo in casa e, per me, la casa ora è anche questa cosa: un posto in cui registro e produco il mio prossimo disco. Ovviamente andrò a Bologna a finalizzarlo in studio con Andrea Suriani. ‘Sei la mia città’ è il primo pezzo che ho lavorato in questo modo, portato all’80-90% a casa e poi finalizzato in studio, lo avevamo pronto e ci siamo decisi a buttarlo fuori. ‘L’ultima festa’ l’ho fatto tutto in casa, e quindi magari ha alcuni limiti sonori, ma ne sono molto contento lo stesso”. La Ivrea di Cosmo è sì una metafora ma, per la gioia di chi ha colto soprattutto l'aspetto geografico della cosa, effettivamente anche un luogo per lui importante: “Mi piace il fatto che diventi un rifugio. Se abitassi in una grande città probabilmente finirei nei giri degli altri musicisti, inizieremmo a beccarci, invece il fatto di essere ad Ivrea dove non c’è un granché mi preserva abbastanza, quindi se devo lavorare a questo disco dopo il successo del precedente non ho pressioni o ansie. Posso isolarmi dalle mie parti e ritrovarmi di nuovo a proprio agio con me stesso, con il mio modo di lavorare: mi alzo la mattina, ho lo studio lì e mi sento in qualche modo protetto. Sto mettendo mano adesso al nuovo album e contiamo di avere tutto pronto per il prossimo anno”. Negli ultimi tempi, però, Cosmo è anche ritornato con i Drink To Me, sua storica band, per alcune date di addio o arrivederci, un ultimo 'stint' di saluto ai fan:"Con i Drink To Me abbiamo dato per 10-15 anni e vogliamo fare altre cose. Anche Roberto (Grosso Sategna, batterista sia nei Drink To Me che con Cosmo Ndr) ha un progetto che si chiama Dieci che sta venendo fuori, e poi con i Drink To Me faremo più cose strumentali, sonorizzazioni, produzioni elettroniche, senza scadenze, album da promuovere, tour. Saremo liberi e suoneremo solo per il piacere di farlo senza avere la frustrazione di fare dei tour pesantissimi e ‘old school’ in furgone". Questa sera alle 21.00, infine, ci sarà l'unica occasione in tutta l'estate per vedere Cosmo dal vivo in Piazza Farnese a Roma per uno show gratuito, un ennesimo punto fermo da mettere prima di voltare pagina, attraversare il ponte e sbucare dall'altra parte, il prossimo anno, con il nuovo album.
“Non è un caso che mi sia venuto un pezzo in cui si parla di tornare a casa e di viaggiare. Ho sempre fatto tour da una settantina di date all’anno, nell’ultimo addirittura novanta e poi, in tutto questo turbinìo, è stato un anno intenso e di crescita rapida.” – racconta a RTL.it Cosmo – “ Il pezzo è dedicato a una persona e alla casa, anche se mi rendo conto che sia stato molto più virato verso la città. Ho fatto una metafora, ma mi piace anche questa cosa, perché in effetti ho voglia di organizzare cose nella mia città, tirare su delle situazioni che prima pensavo impensabili, vorrei creare qualcosa lì”. Un anno intenso davvero per Cosmo, che con "L'ultima festa" è riuscito a raggiungere la maturità e a mettere a fuoco il passaggio da cantato in inglese ad italiano iniziato sul disco precedente, divertimento allo stremo e un pizzico di malinconia, riversando muscoli e sudore in uno scatto al 90°. “Dopo tanti anni di sbattimenti ero arrivato un po’ al classico momento da ‘o la va o la spacca’ e per me questo ultimo anno è stato un nuovo inizio. Ho fatto l’album con la massima serenità e tranquillità, consapevole che se fosse andata bene avrei continuato a fare musica in questo modo ,come sto facendo ora , se fosse andata male avrei mantenuto la musica come un’attività secondaria rispetto ad altri lavori. Nel fare ‘L’ultima festa’ ho scoperto che mi piace lavorare a casa - ero sempre andato in studio - ma ho preso coraggio per farlo in casa e, per me, la casa ora è anche questa cosa: un posto in cui registro e produco il mio prossimo disco. Ovviamente andrò a Bologna a finalizzarlo in studio con Andrea Suriani. ‘Sei la mia città’ è il primo pezzo che ho lavorato in questo modo, portato all’80-90% a casa e poi finalizzato in studio, lo avevamo pronto e ci siamo decisi a buttarlo fuori. ‘L’ultima festa’ l’ho fatto tutto in casa, e quindi magari ha alcuni limiti sonori, ma ne sono molto contento lo stesso”. La Ivrea di Cosmo è sì una metafora ma, per la gioia di chi ha colto soprattutto l'aspetto geografico della cosa, effettivamente anche un luogo per lui importante: “Mi piace il fatto che diventi un rifugio. Se abitassi in una grande città probabilmente finirei nei giri degli altri musicisti, inizieremmo a beccarci, invece il fatto di essere ad Ivrea dove non c’è un granché mi preserva abbastanza, quindi se devo lavorare a questo disco dopo il successo del precedente non ho pressioni o ansie. Posso isolarmi dalle mie parti e ritrovarmi di nuovo a proprio agio con me stesso, con il mio modo di lavorare: mi alzo la mattina, ho lo studio lì e mi sento in qualche modo protetto. Sto mettendo mano adesso al nuovo album e contiamo di avere tutto pronto per il prossimo anno”. Negli ultimi tempi, però, Cosmo è anche ritornato con i Drink To Me, sua storica band, per alcune date di addio o arrivederci, un ultimo 'stint' di saluto ai fan:"Con i Drink To Me abbiamo dato per 10-15 anni e vogliamo fare altre cose. Anche Roberto (Grosso Sategna, batterista sia nei Drink To Me che con Cosmo Ndr) ha un progetto che si chiama Dieci che sta venendo fuori, e poi con i Drink To Me faremo più cose strumentali, sonorizzazioni, produzioni elettroniche, senza scadenze, album da promuovere, tour. Saremo liberi e suoneremo solo per il piacere di farlo senza avere la frustrazione di fare dei tour pesantissimi e ‘old school’ in furgone". Questa sera alle 21.00, infine, ci sarà l'unica occasione in tutta l'estate per vedere Cosmo dal vivo in Piazza Farnese a Roma per uno show gratuito, un ennesimo punto fermo da mettere prima di voltare pagina, attraversare il ponte e sbucare dall'altra parte, il prossimo anno, con il nuovo album.
Argomenti
#cartolinedalcosmo
Cosmo
indie
italiana
musica
Sei la mia città