Costa, levare mascherine al chiuso è segnale di fiducia. Ma con fine dell’emergenza non finisce la pandemia
22 marzo 2022, ore 16:00
Il sottosegretario alla Salute non è d’accordo con chi teme che l’allentamento delle misure metta a rischio l’estate, non pregiudichiamo il presente per paura del domani
Lo stop alle mascherine al chiuso, dalla fine di aprile, per il sottosegretario alla Salute Andrea Costa è “un importante segnale di fiducia per quei cittadini che da 2 anni rispettano regole e restrizioni e che si sono vaccinati". Intervenuto a Sky Tg24 Costa ha fatto notare poi quel che è accaduto dopo che è caduto l’obbligo dell'uso delle mascherine all'aperto "Nonostante non ci sia più, ci sono ancora tanti cittadini che continuano a usarle e così avverrà anche per i locali al chiuso e allo stadio. Ormai negli italiani è nato un senso di auto protezione che sarà utile per affrontare le prossime settimane".
L’ESTATE E’ AL SICURO
I dati ci dicono che siamo in una fase positiva. Dobbiamo vivere la positività del momento e non pregiudicare troppo il presente per la paura del domani. Il nostro Paese ha dimostrato di essere attrezzato ad affrontare le varie fasi della pandemia. L'estate è al sicuro? "Credo di sì - riflette Costa – poi ovviamente è una situazione che va valutata giorno per giorno e settimana per settimana. L'elemento che dobbiamo valutare è la pressione sugli ospedali, non il numero di contagi, se vogliamo arrivare alla fase endemica. Credo sia abbastanza normale che si arrivi a un innalzamento dei contagi, l'importante è che non provochino conseguenze gravi".
ANCORA 7 MLN SENZA BOOSTER, URGENTE COMPLETARE RICHIAMI
Costa non ha dubbi “dobbiamo completare una fase che è determinante e decisiva: cioè completare la somministrazione della dose booster per circa 7 milioni di italiani ancora. Anche perché le evidenze scientifiche ci dicono come sia proprio la terza dose che ci protegge di più dalle conseguenze gravi della malattia".
CON FINE DELL'EMERGENZA NON FINISCE LA PANDEMIA
Con la fine dello stato di emergenza il nostro Paese non è fuori dalla pandemia, assolutamente no. Il sottosegretario Costa sottolinea “Siamo solo in una fase di gestione diversa. Anche per quanto riguarda la struttura centrale: non c'è più il commissario Figliuolo alla guida, ma tutta la rete e la struttura logistica che è stata improntata in questi anni rimane ed è a disposizione del Paese, pronta in caso di necessità. Non è che smantelliamo tutto con la fine della emergenza. Siamo ancora in pandemia - ha concluso - e il virus continua a circolare".
ARRIVO DI MEDICI UCRAINI IN ITALIA E' UN'OTTIMA NOTIZIA
Medici e professionisti sanitari ucraini potranno esercitare - da oggi e fino al 4 marzo 2023 - la professione in Italia in via temporanea come previsto dal decreto 'Misure urgenti' per l'Ucraina. E il sottosegretario saluta con un plauso il provvedimento "E' un'ottima notizia e un'opportunità positiva, sia per loro che per noi. Non c'è un dato preciso sui numeri. E' una fase in continua evoluzione e nei prossimi giorni avremo contezza di quanti saranno e di quando potranno entrare in servizio".