Covid, Gimbe: impennata di nuovi casi, +42% in 7 giorni, Sileri: "I numeri continueranno a salire"
Covid, Gimbe: impennata di nuovi casi, +42% in 7 giorni, Sileri: "I numeri continueranno a salire"
23 dicembre 2021, ore 13:00
Si tratta, spiega il presidente Gimbe Nino Cartabellotta, di "un'impennata favorita anche dalla rapida diffusione della variante omicron, ampiamente sottostimata da un sequenziamento insufficiente"
Si registra una forte impennata del numero di nuovi casi di Covid in Italia, nei dati appena pubblicati dalla Fondazione Gimbe. Le positività crescono del 42,3% in sette giorni. Un netto aumento (33%) anche per i decessi. Sul fronte ospedaliero crescono ancora i posti letto occupati da pazienti Covid, con un +17% in reparti ordinari e +17,3% in terapia intensiva. Il monitoraggio della Fondazione Gimbe confronta i dati della settimana 15-21 dicembre rispetto alla precedente. Si tratta, spiega il presidente Gimbe Nino Cartabellotta, di "un'impennata favorita anche dalla rapida diffusione della variante omicron, ampiamente sottostimata da un sequenziamento insufficiente".
Crescono le somministrazioni di vaccino
Nella settimana appena trascorsa si assiste però anche all’aumento delle somministrazioni di vaccino: sono state 3,7 milioni. In particolare si registra il +13,8% di nuovi vaccinati, che per circa il 40% dei casi riguardano la fascia 5-11 anni, fascia nella quale, al 21 dicembre, si erano raggiunte le 108.112 somministrazioni. Scendono invece i nuovi vaccinati over 12 anni.
La terza dose abbatte il rischio di morte del 90%
E proprio a proposito di vaccinazione, ci sono altri dati rilevanti. Le persone che si sottopongono alla terza dose hanno un rischio di morte per Covid-19 del 90% più basso rispetto a chi si è fermato alla seconda somministrazione. E' quanto emerge da uno studio coordinato da ricercatori del Clalit Health Services di Tel Aviv pubblicato sul New England Journal of Medicine.
Sileri: “I numeri continueranno a salire, la nuova variante più diffusiva ma meno aggressiva”
"I numeri salgono e continueranno sicuramente a salire, però mutuando l'esperienza inglese, non sembrerebbe che l'aumento dei contagi porti ad un aumento cospicuo dei ricoveri in ospedale e del numero dei morti". Lo ha detto Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute. "Questo – ha aggiunto - potrebbe essere dovuto al fatto che questa nuova variante sia più diffusiva, ma meno aggressiva, meno cattiva contro il polmone, portando meno persone in ospedale. Inoltre, molte meno persone vanno in ospedale perché vaccinate".