Covid, le Regioni al governo: “Niente coprifuoco e immediata ripartenza di discoteche e cerimonie”

Covid, le Regioni al governo: “Niente coprifuoco e immediata ripartenza di discoteche e cerimonie”

Covid, le Regioni al governo: “Niente coprifuoco e immediata ripartenza di discoteche e cerimonie”


26 maggio 2021, ore 18:55

La proposta è quella di applicare per la zona bianca le stesse linee guida della zona gialla. Ma anticipare, fin da subito, l'apertura di tutte le attività economiche. E garantire il vaccino a chi va in vacanza fuori Regione per periodi lunghi, dalle 3 settimane in su

Applicare per la zona bianca le stesse linee guida della zona gialla. Ma anticipare, fin da subito, l'apertura di tutte le attività economiche, comprese discoteche e wedding.


La proposta

E' questa la proposta che le Regioni dopo il vertice di oggi avanzano al Governo. L'ipotesi di istituire un coprifuoco alle 24 è stata definitivamente scartata mentre per le norme anti-assembramento viene sottolineato che ci sono già e che verranno discrezionalmente applicate laddove serve. Non basta. Gli enti locali chiedono di garantire il vaccino a chi va in vacanza fuori regione per periodi lunghi, almeno dalle tre settimane in su.


Il blocco dei licenziamenti

Intanto Mario Draghi difende il compromesso sulla fine del blocco dei licenziamenti, ma la decisione del governo di non prorogare lo stop ad agosto prevedendo una Cig scontata fino alla fine dell'anno per la grande industria, agita la maggioranza e divide le parti sociali. Draghi ieri da Bruxelles ha parlato di "passo avanti" e "testo migliorato": "l'intervento che abbiamo previsto è in linea con tutti gli altri Paesi Ue e garantisce la Cig gratuita anche dopo il 1 luglio in cambio dell'impegno di non licenziare", ha detto il premier. Ma i sindacati sono sul piede di guerra e parlano di 'bomba sociale pronta a esplodere'. Sul blocco dei licenziamenti, "quella di Draghi non e' stata una mediazione, è stato un cedimento alle istanze di Confindustria", dice il segretario della Uil, Pierpaolo Bombardieri. Nella serata di ieri intanto, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha firmato il decreto Sostegni bis. Sul tema interviene il ministro del Lavoro: "O le forze di maggioranza ripongono le bandiere, oppure mettono a rischio la tenuta del quadro politico. E ciò riguarda prevalentemente la Lega, che è quella che agita più bandiere", dice Andrea Orlando.


Il decreto Semplificazioni

Ad agitare la maggioranza anche le tensioni sul dl semplificazioni in vista di un Consiglio dei ministri entro la settimana. Il governo punta a stralciare una delle norme maggiormente divisive. Non ci sarà riferisce un 'big' della maggioranza, nessuna liberalizzazione dei subappalti, se ne parlerà nella legge delega sul Recovery. Ci sarebbe, invece, il ritorno al criterio di aggiudicazione del massimo ribasso, anche se il Pd non lo vuole. "C'è solo in Italia", spiega un 'big' Dem. Il partito del Nazareno chiede di coniugare velocità e legalità. Il premier tira dritto anche perché Bruxelles attende il testo. L'obiettivo resta quello di accelerare i lavori e di modificare il codice degli appalti, anche per venire incontro alle richieste dell'Europa. "Ci sono cambiamenti molto importanti, io mi aspetto - ha sottolineato Draghi durante la conferenza stampa al termine del Consiglio Ue - una diversità di vedute, servirà un punto di incontro senza che venga snaturato l'obiettivo principale di questo sforzo, ovvero avere un'Italia più equa, competitiva e sostenibile".



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