08 ottobre 2020, ore 18:46
Tra i nerazzurri sono positivi anche Naingollan e Gagliardini oltre a Bastoni e Skriniar, al Milan non sono ancora guariti Ibrahimovic e Duarte; slitta ancora la decisione del giudice sportivo su Juventus-Napoli
Il Covid incombe sul derby
Quello del prossimo 17 ottobre rischia di essere il primo derby condizionato dal coronavirus. Zlatan Ibrahimovic è ancora positivo al Covid-19. Il tampone a cui si è sottoposto l'attaccante del Milan ha confermato la positività. Ibrahimovic, sempre asintomatico, è in isolamento dal 24 settembre scorso. Difficile ipotizzare se sarà in campo il 17 ottobre per il derby di Milano. Anche Leo Duarte continua ad essere positivo a distanza di 16 giorni dal primo test. E il virus è arrivato anche in casa Inter: positivi Radja Naingollan, Roberto Gagliardini, Alessandro Bastoni e Milan Skriniar, Antonio Conte rischia di avere un serio problema in difesa. Oggi Bastoni, anche lui asintomatico, ha pubblicato una storia su Instagram: "Vi ringrazio per i tanti messaggi ricevuti, sto bene e sono in isolamento. Ci vediamo presto a San Siro, un abbraccio".
Nessuna decisione su Juve-Napoli
Era attesa per oggi la sentenza del giudice sportivo sulla mancata disputa di Juventus-Napoli. Ma la decisione – ancora una volta - è slittata, se ne riparlerà la prossima settimana. Questo indizio fa pensare che sia sempre meno probabile l’ipotesi che inizialmente sembrava scontata, cioè il 3-0 a tavolino in favore della Juventus. Il Napoli infatti non si era presentato a Torino, in quanto bloccato dalla ASL locale. Secondo quanto filtra, la partita verrà riprogrammata nelle prossime settimane o addirittura nei prossimi mesi ( si parla di gennaio, non è facile trovare spazi liberi nel calendario ). I partenopei dovrebbero però essere multati o penalizzati di un punto in classifica, per non aver rispettato il protocollo dopo che era emersa la positività di Zielinski. Sotto inchiesta è finita anche la Juventus: la procura federale ha aperto un procedimento sui calciatori stranieri della Juventus che hanno violato l'isolamento fiduciario per raggiungere il ritiro delle rispettive Nazionali. Al riguardo, è stata già chiesta una relazione al medico del club bianconero e sono stati chiesti gli atti alla Procura della Repubblica di Torino che, su segnalazione della Asl competente, ha aperto un fascicolo in merito.
Il Genoa non ne esce
Il Genoa resta un focolaio del virus. Nessuno si è negativizzato, ci sono ancora 17 giocatori positivi. Il direttore sportivo Daniele Faggiano ha lanciato l’allarme: “Sembra di allenarsi con una squadra di calcio a 5: dopo i primi positivi, il tampone è stato fatto di nuovo ai primi positivi e gli altri che sono risultati positivi ancora devono fare il secondo tampone dopo il primo positivo. Quindi il numero di 17 risulta viziato. I 10 positivi sono quelli che hanno fatto il tampone secondo tampone, abbiamo 17 giocatori inutilizzabili. Andremo a Verona con la Primavera: stanno passando i giorni e non si è deciso nulla. E ci volevano far giocare a metà settimana col Torino per recuperare, è incredibile. Adesso ci sono le liste: è ridicolo in un momento del genere con il Covid avere le liste. Alcuni giocatori non sono andati via per il Covid. Non siamo salvaguardati né come salute né come partite. Chiudeteci per 4-5 mesi in bolla: faremo tutti un sacrificio. Ma ci sarebbe stata la rivolta di tutti se lo avessimo detto prima".