Cresce il monte Everest, è il più alto della terra, secondo le nuove misurazioni è arrivato a 8848,86 metri

Cresce il monte Everest, è il più alto della terra, secondo le nuove misurazioni è arrivato a 8848,86 metri

Cresce il monte Everest, è il più alto della terra, secondo le nuove misurazioni è arrivato a 8848,86 metri


08 dicembre 2020, ore 19:00 , agg. alle 12:50

Le nuova misurazione ha aggiornato quella del 1954 e ha aggiunto 86 centimetri all'altezza della montagna

L'Everest è ufficialmente più alto di quasi un metro. Secondo la nuova misurazione, la montagna più alta della terra ha raggiunto gli 8848,86 metri. 


L'annuncio di Nepal e Cina

La nuova misurazione ufficiale, che aggiunge 86 centimetri a quella fino a ora universalmente accettata, è stata annunciata dal Nepal e dalla Cina, che sono i due Paesi che si dividono l'Everest. Il confine tra i due Stati passa proprio sulla vetta. La misurazione precedente risale al 1954, un anno dopo la prima conquista alpinistica della montagna. Nepal e Cina hanno litigato per anni in relazione all'eventualità di rivedere in modo ufficiale l'altezza della montagna. Il governo di Pechino ha cercato di fermare la nuova misurazione alla sommità rocciosa, mentre Kathmandu ha voluto includere anche la calotta di ghiaccio che ricopre perennemente la vetta.


Il susseguirsi delle misurazioni e delle tecnologie

La prima misurazione dell'Everest attraverso i dati dei satelliti è avvenuta nel 1999. La Cina, sei anni dopo, ha deciso di togliere dall'altezza ufficiale i quattro metri di ghiaccio posizionati sulla sommità. L'anno scorso, una spedizione nepalese tentò di aggiornare le misure, sospettando che il terremoto che nel 2015 aveva provocato più di ottomila morti potesse aver modificato la conformazione dell'Everest. I componenti della spedizione, il 22 maggio 2019, alle 3 di notte, a una temperatura glaciale pari a decine di gradi sotto lo zero, trasportarono sulla vetta di quello che viene chiamato come il tetto del mondo un teodolite, uno strumento ottico laser di alta precisione, ed eseguirono una misurazione tenendo conto del ghiaccio. Pechino però bloccò tutto.


Finalmente l'accordo

La diatriba ha finalmente avuto fine a ottobre 2019. In occasione della visita del presidente cinese, Xi Jinping, a Kathmandu, Cina e Nepal decisero di procedere a una misurazione accurata che mettesse d'accordo entrambi. Tutto è stato fatto con due sistemi di satelliti e un teodolite di alta precisione. 


Il re delle montagne

L'Everest ha preso il proprio nome da un geografo britannico George Everest, vissuto a cavallo tra il diciottesimo e il diciannovesimo secolo. In Tibet però il monte viene chiamato Chomolungmu, Madre dell'Universo, e in Nepal Sagamartya, Dio del Cielo. È conosciuto come punto più alto del nostro pianeta dal 1856. La scoperta fu fatta da Radhanath Sickdhar, un matematico indiano. L'Everest è più alto di 237 metri rispetto al K2. Nel mondo le vette oltre gli ottomila metri sono 14 e sono tutte nella catena dell'Himalaya-Karakorum.


La conquista dell'Everest

La vetta dell'Everest, un sogno per gli alpinisti, è stata raggiunta il 29 maggio del 1953, dal neozelandese Edmund Hillary e lo sherpa Tenzing Norgay. Sono stati i primi due uomini al mondo a calpestare la cima del tetto del mondo. Raggiunsero la cima, usando ossigeno supplementare, dal versante nepalese essendo quello tibetano chiuso per ragioni politiche da anni. Prima della sommità, riuscirono a superare il più grande ostacolo, quello che divenne uno dei gradini più famosi e discussi al mondo, l'Hillary Step. Oggi come oggi è questa la via di ascesa all'Everest. C'erano stati altri tentativi, come quello del 1924. Ci provarono George Mallory e Andrew Irvine. Ci arrivarono alla vetta, ma non tornarono vivi. 



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