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Cresce la raccolta differenziata in Italia, che raggiunge il 67% nel 2023, ma non tutte le regioni sono virtuose

Cresce la raccolta differenziata in Italia, che raggiunge il 67% nel 2023, ma non tutte le regioni sono virtuose

Cresce la raccolta differenziata in Italia, che raggiunge il 67% nel 2023, ma non tutte le regioni sono virtuose   Photo Credit: foto agenzia fotogramma.it


14 marzo 2025, ore 08:00

Anci e Conai hanno reno noto lo studio sulla raccolta differenziata in Italia, che è in aumento del 5% rispetto al 2019

Gli italiani differenziano di più i rifiuti e la raccolta raggiunge un tasso di riciclaggio del 67% nel 2023, segnando un incremento del 5% rispetto al 2019. Un risultato reso possibile grazie dal sistema che coinvolge il settore pubblico e quello privato, con il supporto di alleanze strategiche come quella tra Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi). L’Italia è uno dei leader europei per la gestione dei rifiuti e il riciclo. Ma non solo. Il nostro Paese dimostra che anche in un paese con una popolazione vasta e diversificata, è possibile ottenere successi significativi in ambito ambientale. E’ quanto mette in evidenza il rapporto Anci-Conai 2023. L’altro dato che emerge è che esiste ancora una forte disomogeneità tra le diverse regioni.


La geografia della differenziata in Italia

La raccolta differenziata in Italia resta molto variegata. Il Nord Italia primeggia con performance elevate, mentre al Sud persistono ancora alcune difficoltà, pur in un ambito di miglioramento. La regione migliore in termini di differenziata è l'Emilia-Romagna, seguita dal Veneto e dalla Sardegna. Al contrario, al Sud solo l'Abruzzo e la Basilicata sono vicini agli obiettivi prefissati, mentre alcune aree faticano a raggiungere standard adeguati, come la Liguria al Nord, il Lazio al Centro e diverse regioni del Sud, tra cui Molise, Calabria e Campania. Malgrado questo panorama, l'Italia ha ottenuto ottimi risultati, con un tasso di raccolta differenziata che ha raggiunto il 66,6%, ovvero un incremento notevole rispetto al 2019. Dai dati emerge che il volume complessivo di rifiuti è aumentato dell'1.


La raccolta e il riciclo

Questo successo italiano nella raccolta e nel riciclo dei rifiuti si riflette nel riciclo dei materiali. Tra gli imballaggi, è l'acciaio a far segnare un tasso di riciclo straordinario: l'87,7%, mentre la carta e il cartone raggiungono il 92,3%. Il legno si attesta al 64,9%. La plastica, invece, resta un materiale che necessita di maggiore attenzione. Il tasso riciclo è del 48%. Cala invece, il riciclo del vetro. Il tasso complessivo di riciclo degli imballaggi si è attestato al 75,3%. A contribuire sono stati ben 7.855 comuni e 58,8 milioni di persone in tutta Italia. La rete di raccolta ha visto il 99,42% dei comuni italiani aderire a convenzioni con almeno uno dei consorzi Conai, raggiungendo un coinvolgimento praticamente totale della popolazione.


Le Regioni

Alcune regioni italiane hanno mostrato performance esemplari come la Toscana, l'Emilia-Romagna e il Veneto che sono riuscite a ottenere alti livelli di intercettazione dei materiali riciclabili. Anche per la raccolta dell’organico ha fatto registrare una tendenza positiva, con le regioni di Emilia-Romagna, Veneto e Marche che presentano valori medi pro capite elevati. In alcune regioni del Sud, come il Molise e la Calabria, e al Nord in Liguria, sono ancora indietro, con livelli di raccolta dell’organico inferiori ai 100 kg per abitante.



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