Crescono i poveri in Italia, un milione in più rispetto allo scorso anno, lo rivelano i dati dell'Istat
Crescono i poveri in Italia, un milione in più rispetto allo scorso anno, lo rivelano i dati dell'Istat
04 marzo 2021, ore 14:13 , agg. alle 15:43
Nel 2020 le famiglie in povertà assoluta sono oltre 2 milioni (il 7,7% del totale, da 6,4% del 2019, +335mila)
Nel 2020 un milione di persone in più in povertà assoluta. Lo rileva l'Istat, sottolineando che 335mila famiglie in più in povertà assoluta rispetto al 2019. Secondo le stime preliminari, nel 2020 le famiglie in povertà assoluta sono oltre 2 milioni (il 7,7% del totale, da 6,4% del 2019, +335mila) per un numero complessivo di individui pari a circa 5,6 milioni (9,4% da 7,7%, ossia oltre 1milione in più rispetto all'anno precedente).
La divisione geografica
Al Nord la povertà cresce di più, ma nel Mezzogiorno resta la più alta L'incremento della povertà assoluta è maggiore nel Nord del Paese e riguarda 218mila famiglie (7,6% da 5,8% del 2019), per un totale di 720mila individui. Peggiorano anche le altre ripartizioni ma in misura meno consistente. Il Mezzogiorno resta l'area dove la povertà assoluta è più elevata: coinvolge il 9,3% delle famiglie contro il 5,5% del Centro. Al Nord la povertà cresce di più, ma nel Mezzogiorno resta la più alta L'incremento della povertà assoluta è maggiore nel Nord del Paese e riguarda 218mila famiglie (7,6% da 5,8% del 2019), per un totale di 720mila individui. Peggiorano anche le altre ripartizioni ma in misura meno consistente. Il Mezzogiorno resta l'area dove la povertà assoluta è più elevata: coinvolge il 9,3% delle famiglie contro il 5,5% del Centro, prosegue l'Istat. Nel 2020, l'incidenza di povertà assoluta cresce soprattutto tra le famiglie con persona di riferimento occupata (7,3% dal 5,5% del 2019). Si tratta di oltre 955mila famiglie in totale, 227mila famiglie in più rispetto al 2019. Tra queste ultime, oltre la metà ha come persona di riferimento un operaio o assimilato (l'incidenza passa dal 10,2 al 13,3%), oltre un quinto un lavoratore in proprio (dal 5,2% al 7,6%). L'aumento della povertà assoluta si inquadra nel contesto di un calo record della spesa per consumi delle famiglie (su cui si basa l'indicatore di povertà). Secondo le stime preliminari, infatti, nel 2020 la spesa media mensile torna ai livelli del 2000 (2.328 euro; -9,1% rispetto al 2019).
Il commento del Codacons
Rimangono stabili solo le spese alimentari e i dati sulla povertà diffusi oggi dall'Istat sono per il Codacons drammatici ed evidenziano come il Covid abbia creato una nuova ondata di poveri in Italia. ''I numeri sono peggiori delle aspettative, e dimostrano come l'emergenza sanitaria abbia influito sulle tasche delle famiglie impoverendo una consistente fetta di popolazione - spiega il presidente Carlo Rienzi - I dati sulla povertà sono addirittura peggiori di quelli registrati in Italia a seguito della crisi economica: rispetto al 2010, il numero di famiglie povere è passato da 1,1 milioni (4,6% del totale) a oltre 2 milioni (7,7% del totale). Questo significa che in 10 anni il numero di individui in condizione di povertà assoluta passa da 3,1 milioni a 5,6 milioni, con un incremento pari a +2,5 milioni di cittadini poveri''.
L'aiuto della Coldiretti
Dall'inizio della pandemia Covid sono stati stanziati 340 milioni di euro per l'assistenza alimentare agli indigenti attraverso pacchi di cibi e forniture alle mense. E' quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare la necessità di integrare queste risorse e velocizzare i bandi per portare aiuti concreti alle persone in difficoltà con un milione di italiani in più in povertà assoluta. Si tratta della punta dell'iceberg della situazione di crisi in cui si trova un numero crescente di persone costrette a far ricorso alle mense dei poveri e molto più frequentemente - sottolinea la Coldiretti - ai pacchi alimentari, anche per le limitazioni rese necessarie dalla pandemia. Fra i nuovi poveri ci sono coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie che sono state fermate dalla limitazioni rese necessarie dalla diffusione dei contagi per Covid. Nel 2020 sono stati oltre 5 milioni i chili di prodotti tipici made in Italy, a chilometri zero e di altissima qualità distribuiti dagli agricoltori della Coldiretti per garantire un pasto di qualità ai più bisognosi.