Crisi ucraina: Putin ribadisce, l'allargamento della Nato a est per noi è una grave minaccia
21 febbraio 2022, ore 18:00
Resta aperta la porta del dialogo con gli Stati Uniti. Giovedì incontro a Ginevra tra Lavrov e Blinken. Per la Casa Bianca un attacco contro Kiev da parte di Mosca potrebbe essere imminente
Conferenza stampa di Vladimir Putin, dopo la convocazione straordinaria del Consiglio di sicurezza nazionale. Secondo Mosca, l'Occidente non è pronto ad accettare le proposte russe per risolvere la crisi ucraina. Il Presidente ha chiesto la sospensione dell’ allargamento della Nato a est. Se l'Ucraina entrerà nell’Allenza Atlantica le minacce per il nostro Paese aumenteranno drammaticamente, ha sottolineato il leader del Cremlino. Putin ha aggiunto che oggi potrebbe riconoscere le due repubbliche autoproclamate del Donbass, dove sono in azione i separatisti e i civili sono in fuga da giorni.
La porta del dialogo resta aperta. Il ministro degli esteri russo Lavrov incontrerà il segretario di Stato americano Blinken, giovedì a Ginevra. La Casa Bianca, intanto, è tornata a ribadire che un attacco estremamente violento contro l'Ucraina, da parte della Russia, nonostante gli sforzi diplomatici messi finora in campo, è possibile nei prossimi. Nelle ultime ore è entrata in vigore una no-fly zone dichiarata dalla Russia sul Mar d'Azov, ovvero una sezione settentrionale del Mar Nero, vicino alla linea di contatto tra le forze separatiste ucraine e filo-russe.
La crisi Ucraina, in allerta anche l’talia
L’Italia ha chiesto ai nostri connazionali in Ucraina di lasciare il Paese. La situazione delle ultime ore ci preoccupa molto, ha detto il ministro degli Esteri Luigi di Maio, dopo il consiglio affari esteri che si è tenuto a Bruxelles. La nostra ambasciata a Kiev è pienamente operativa, in tal senso. Pronte le sanzioni dell’Unione Europea per la Russia. Sostanziosi aiuti economici saranno forniti all’Ucraina, sottoforma di prestiti.
La situazione rischia di precipitare nel Donbass
Notte di tensione nel Donbass, la zona occupata dai separatisti. Si contano centinaia le violazioni del cessate il fuoco. Oltre 70 mila civili sono in fuga da Donetsk e Lugansk. Mosca ha accusato l'Ucraina di aver ammassato quasi 60mila soldati al confine con il Donbass, nella parte orientale del Paese. La narrazione russa è molto diversa dalla realtà occidentale rispetto a ciò che sta accadendo nei territori filorussi. Secondo la stampa russa il Donbass è in emergenza umanitaria con migliaia di profughi e sfollati sotto le bombe dell'esercito ucraino. Kiev ha chiesto a Mosca di mettere subito fine alla fabbrica di fake news sulla situazione nell'est Ucraina.