Cristiana Capotondi, Fuoricinema per far festa

Cristiana Capotondi: "Fuoricinema per far festa"

Cristiana Capotondi: "Fuoricinema per far festa"


L'attrice e promotrice della rassegna al via dal 15 al 17 settembre

"Fuoricinema nasce dal piacere di avere nella città in cui vivo ed abito, Milano, - ci ha raccontato Cristiana Capotondi - e che non è conosciuta come la città cinematografica italiana, uno spazio e una manifestazione che avrei voluto avere da spettatrice. Quindi un posto in cui far festa, all’aperto e nel verde, in cui guardare il cinema e parlare di cinema, incontrare gli artisti, i registi, gli autori, gli scrittori, ascoltare della buona musica… Abbiamo pensato di costruire un villaggio che potesse ospitare tutto questo, e abbiamo pensato ad organizzare l’evento".
Dopo l’edizione zero, questa è la prima edizione. Hai intenzione di estenderla pure ad altre città, o rimarrà milanocentrica?
Per il momento è milanocentrica, ma è un format esportabile a tutti gli effetti, di cui però ci piacerebbe mantenere la radice. Per cui se fossimo invitati in altre Regioni e città, potremmo certamente valutare l’opportunità.

Tre aggettivi per Fuoricinema...

Fuori, perché è già nel suo titolo e dà anche l’idea di quello che sta facendo Milano: si sta aprendo e sta accogliendo, e Fuoricinema è sicuramente accogliente, aperta, fuori, divertente, seriosa, seria, ci sono autori di un certo calibro, ci sono comici, è tutto quello che può essere un’esperienza vissuta in maniera del tutto personale all’interno di uno spazio in cui si vivono contenuti ed esperienze diverse, per me forse l’aggettivo che la comprende nel suo insieme è istrionica.

L’anno scorso ci sono state 25mila presenze. Qual è il tuo obbiettivo oggi?

Ci dirà tutto alla fine il Prefetto di Milano, l’anno scorso quando ci hanno chiamato per il conteggio finale siamo svenuti, spero di svenire di nuovo.

Alberto Ciapparoni 


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