18 marzo 2020, ore 10:41 , agg. alle 12:12
La raccolta ha superato i 500mila euro, servono fondi per la sicurezza dei medici, l’acquisto dei respiratori e il trasferimento di alcuni pazienti
Tra i tanti progetti lanciati in questi giorni di emergenza coronavirus, uno molto importante riguarda la raccolta fondi per l’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Da Cristina Parodi all’Atalanta, sono molti i volti noti che hanno scelto di schierarsi con la Onlus Cesvi per Bergamo e il suo Ospedale. Si tratta di un’operazione trasparente e nel pieno della responsabilità, in modo che i soldi vadano a chi ne ha realmente bisogno.
“È un’iniziativa che è stata aperta con Cesvi, una Onlus di Bergamo, fin dai primi giorni dell’emergenza. Era subito chiaro come ci fosse bisogno di fare qualcosa di concreto”, spiega Cristina Parodi.
Fondi per sicurezza del personale, acquisto di respiratori e trasferimento dei pazienti
Sono stati raccolti già diversi soldi su una piattaforma e verranno utilizzati per comprare concretamente le cose che servono, in modo da velocizzare i tempi. Al momento la raccolta supera i 500.000 euro; 80.000 di questi sono già stati destinati all’acquisto di una fornitura di dispositivi di sicurezza. L’Ospedale l’ha indicata come una tra le urgenze principali, in modo che i medici non si contagino. Priorità dunque alla fornitura di camici, mascherine e guanti.
Un’altra parte della somma verrà utilizzata per acquistare i respiratori, macchinari molto costosi (20.000 euro l’uno), fondamentali per le crisi respiratorie dei pazienti con coronavirus.
Il resto dei soldi verrà destinato ad un’altra operazione delicatissima, ovvero spostare una parte dei pazienti alla Fiera di Bergamo, essendo ormai l’ospedale completamente pieno.
Come partecipare alla raccolta fondi
“Colgo l’occasione per ringraziare tutte le persone che stanno donando”, dichiara Cristina Parodi, “lo si può fare andando al sito www.cesvi.org oppure dalla mia pagina Instagram dove c’è il link diretto alla piattaforma”.
La situazione a Bergamo è molto grave, l’impegno del sindaco Gori
Cristina Parodi, giornalista piemontese, vive da 25 anni a Bergamo e racconta di non aver mai visto la città così in difficoltà. Una città con tanta bellezza e tanta voglia di lavorare, che ora appare invece spettrale.
“La situazione a Bergamo è molto grave, si parla di 4.000 contagiati e 460 morti. C’è bisogno dell’aiuto di tutti, i cittadini hanno risposto con grande responsabilità alle misure di contenimento”, aggiunge.
Due parole, infine, anche sul marito Giorgio Gori, sindaco della città: “È una persona che è sempre stata abituata a lavorare molto, gli dà energia. Ma in questo caso l’amministrazione di una città così colpita lo affligge e lo preoccupa. Sente di avere la responsabilità della città”.
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