Croazia, forte scossa di terremoto di magnitudo 6.4 vicino a Zagabria, devastata la città di Petrinja
29 dicembre 2020, ore 18:00
L'epicentro, a 44 chilometri dalla capitale, ha causato il crollo di diversi edifici tra cui un ospedale ed un asilo, si scava tra le macerie per cercare vittime o superstiti
Al momento sono due le vittime accertate, ma vista la devastazione nella zona è probabile che nelle prossime ore ne verranno trovate altre. La scossa è stata violentissima: magnitudo 6,3 della scala Richter con epicentro nella la città di Petrinja, situata a 44 chilometri a sudest di Zagabria. Petrinja si trova nella Croazia centrale, nella storica regione di Banovina vicino a Sisak. Conta 13.801 abitanti, 23.413 se si considera l'area metropolitana. Il sindaco ha descritto uno scenario terribile: "Ci sono bambini morti, una distruzione come ad Hiroshima. Abbiamo bisogno di vigili del fuoco, un tetto è caduto su un'auto, abbiamo bisogno di aiuto". Tra gli edifici crollati ci sono il locale ospedale un asilo. I soccorritori sono al lavoro senza sosta fra le macerie per cercare eventuali superstiti o morti. Ingenti danni materiali anche a Sisak, poco distante da Petrinja, dove vengono segnalati numerosi feriti. La popolazione impaurita si è riversata sulle strade e in luoghi all'aperto. Il terremoto è stato avvertito in tutta la Croazia ma anche in Serbia e Bosnia-Erzegovina. L'Esercito croato è stato mobilitato per fornire assistenza alle popolazioni della Croazia centrale. Stando ai media regionali almeno 300 militari sono partiti per Petrinja. Il premier croato Andrej Plenkovic ha parlato al telefono con la presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen, che ha promesso aiuti urgenti da parte dell'Unione. "Siamo pronti ad fornire aiuto, ho pregato il commissario Janez Lenarcik di recarsi in Croazia non appena la situazione lo consentirà", ha detto von der Leyen. Alcuni italiani che vivono a Zagabria hanno raccontato la scossa così: "Siamo in un edificio nuovo, vicino al centro, si ballava come fossimo in una barca, la scossa è stata più forte di quella di marzo. Ho paura a dirlo, ma credo che molta gente se ne andrà da Zagabria. Ci sono meno danni rispetto al luogo dell'epicentro, dove c'è stata una vera tragedia, ma io non riuscivo a smettere di tremare, ho dovuto prendere un calmante''.
Scossa avvertita anche in Italia
La forte scossa di terremoto è stata avvertita chiaramente in gran parte del Nord-Est dell'Italia, fino anche al Ravennate, a Bolzano e a nord di Napoli. Paura in alcuni quartieri del capoluogo campano, dove ai piani alti delle abitazioni delle zone collinari i lampadari hanno oscillato a lungo. In Veneto sono diverse le segnalazioni giunte ai Vigili del Fuoco che al momento però non registrano danni a cose o strutture. In Slovenia la centrale nucleare di Krsko è stata chiusa per precauzione. Si tratta di una procedura standard precauzionale che viene attivata in caso di forte terremoto, ha dichiarato la società ai media locali. Costruita nel 1983, l'impianto da 700 megawatt è l'unico della Slovenia ed è condiviso con la Croazia.