Da domani tutta Italia entra in fascia rossa, il Viminale ha chiesto ai prefetti di intensificare i controlli
Da domani tutta Italia entra in fascia rossa, il Viminale ha chiesto ai prefetti di intensificare i controlli
02 aprile 2021, ore 07:23 , agg. alle 11:52
Il ministero dell'interno ha chiesto verifiche sul rispetto dei divieti di assembramenti e spostamenti, 70 mila gli uomini delle forze dell'ordine che presidieranno parchi, litorali e strade
Da domani tutte le regioni italiane saranno inserite nella fascia rossa di rischio covid. Nuove chiusure, dunque, in occasione delle festività pasquali per evitare che riunioni di famiglia o scampagnate siano la causa di una nuova ondata di contagi. Anche per questo il ministero dell’interno ha chiesto a tutti i prefetti di intensificare i controlli sul rispetto dei divieti imposti. Si è fatto il punto sulla situazione nel corso di una riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza al quale hanno partecipato il capo di gabinetto del Viminale, il Capo della Polizia-Direttore generale della Pubblica sicurezza, i comandanti generali dell'Arma dei carabinieri e della Guardia di Finanza, il Sottocapo di Stato maggiore della Difesa, il capo del Dipartimento amministrazione penitenziaria, i vertici degli organismi di informazione di sicurezza e il capo Dipartimento per le Libertà civili e l'Immigrazione dell'Interno.
I controlli
Le forze dell’ordine, in campo con 70 mila uomini, saranno chiamate a presidiare le aree urbane più soggette al rischio di assembramenti. L’attenzione sarà rivolta a parchi, litorali, arterie stradali e autostradali, stazioni, porti e aeroporti. Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese ha chiesto il controllo rigoroso sul rispetto delle norme che vietano gli spostamenti anche all’interno del comune. Come avvenuto durante le festività natalizie, saranno possibili le visite a parenti e amici, ma solo due persone, esclusi i minori di 14 anni e le persone non autosufficienti.
Attesi i dati sul monitoraggio dei contagi
Oggi saranno diffusi i dati relativi al monitoraggio dell’epidemia di coronavirus. Per alcune regioni c’è la possibilità del passaggio a una fascia di rischio inferiore, anche se, come previsto dal recente decreto varato dal governo draghi, fino al 30 aprile è stata eliminata la zona gialla. Dunque, la Campania potrebbe oggi diventare arancione, così come il Veneto, come ha sottolineato ieri lo stesso presidente, Luca Zaia. Per le altre regioni si va verso una riconferma con alcune eccezioni: la Basilicata, alle prese con alcuni focolai e un Rt in crescita, rischia di finire in rosso, mentre in Liguria il governatore, Giovanni Toti, ha disposto per oggi fino all’11 aprile la zona rossa nel Ponente Ligure, in particolare nelle province di Savona e Imperia.