Dal governo di Israele via libera all'accordo per la tregua e il rilascio dei prigionieri
Dal governo di Israele via libera all'accordo per la tregua e il rilascio dei prigionieri
18 gennaio 2025, ore 12:02 , agg. alle 12:44
Il cessate il fuoco scatterà domenica alle 7,30, le 8,30 ora italiana. La prima fase dell'intesa prevede il rilascio da parte di Hamas di 33 israeliani rapiti nel raid del 7 ottobre. Il governo di Tel Aviv si è impegnato a liberare oltre 700 detenuti delle carcere israeliane . Tra loro anche numerosi terroristi condannati all'ergastolo per omicidio
Il governo israeliano ha dato il via libera al piano per la tregua a Gaza e il rilascio dei prigionieri. Secondo i media ebraici, dopo l’ok del gabinetto di sicurezza, hanno votato a favore 24 ministri mentre altri 8 si sono espressi contro. In particolare, sono stati il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir, il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich e gli esponenti dei loro due partiti, Otzma Yehudit e Sionismo religioso, il ministro David Amsalem, che non ha diritto di voto nel gabinetto di sicurezza e il ministro esponente del Likud Amichai Chikli.
Dalle 8,30 di domenica al via la tregua
Subito le autorità israeliane hanno annunciato alcuni dettagli sull’intesa e su come si svolgerà la prima fase. Come confermato anche dal Qatar, il cessate il fuoco a Gaza scatterà alle 8,30, le 7,30 ora italiana e durerà 42 giorni. “Le truppe dell'IDF attueranno le procedure operative sul campo in conformità con gli accordi stabiliti”, si legge in un comunicato diffuso su Telegram.
Nella prima fase liberi 33 ostaggi
La parte più importante dell’accordo per Tel Aviv e è quello relativo agli ostaggi israeliani ancora nelle mani di Hamas dal raid del 7 ottobre. Si tratta di 33 persone tra donne, bambini, anziani e infermi che saranno rilasciati nella prima fase . Tutti i nomi son stati resi noti e le loro famiglia avvisate. La maggior parte dovrebbe essere ancora in vita ma non sono state fornite garanzie. Altri 65 ostaggi sono ancora a Gaza, compresi i corpi di almeno 36 morti confermati dall'Idf e della loro sorte si saprà qualcosa nella secondo fase.
Oltre 700 detenuti via dalle carceri israeliane
Il governo del premier Netanyahu si è invece impegnato a rilasciare 737 prigionieri e detenuti delle carceri israeliane. Secondo il Times of Israel, la lista comprende numerosi terroristi che stanno scontando condanne all’ergastolo per omicidio. Tra loro anche esponenti di Hamas, della Jihad islamica palestinese e del movimento Fatah. Nell'elenco figura Zakaria Zubeidi, ex leader delle Brigate dei Martiri di Al-Aqsa in Cisgiordania. Zubeidi fu coinvolto in un'evasione da una struttura detentiva di massima sicurezza nel nord di Israele nel 2021 per poi essere nuovamente arrestato assieme ai suoi compagni di fuga. A tornare a casa saranno anche 1.000 cittadini di Gaza catturati dall'8 ottobre durante i combattimenti nella Striscia e 47 prigionieri nuovamente arrestati dopo essere stati liberati nello scambio con il soldato Gilad Shalit (tenuto prigioniero per 5 anni e mezzo a Gaza) nel 2011.